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Preapertura del 28 marzo


unica nota dolente , aldilà del ritracciamento dovuto alle ragioni principlamente geopolitiche, è la conferma che dal fronte societario non stia uscendo nulla di buono; si approfitta del momento in cui i mercati guardano più ad altri fattori per comunicare svalutazioni da paura e bilanci in profondo rosso (ieri Fiat e Acea solo per citarne alcuni)

Le Società invece che hanno mantenuto il loro core business hanno invece beneficiato a pieno dell'ottimizzazione dei costi (penso che nel trienno 2000-2003 sia il fattore più positivo per tutte le aziende , che hanno veramente tagliato tutto il tagliabile per fronteggiare la crisi) e possono vantare utili in crescita ed alti dividendi (vedasi Autostrade To-Mi) in un mercato con tassi di remunerazione del risparmio decisamente bassi; società con un p/e vicino o addirittura sotto a 10 , se hanno i conti in ordine e prospettive almeno tranquille, sono da prendere a piene mani nell'ottica di lungo periodo : non è un caso che negli ultimi 12 mesi si siano viste più OPA che nei precedenti 10 anni messi insieme.

Quindi la mia visione per il medio termine è a tinte fosche, molto fosche per quanto riguarda gli Stati Uniti, che dovranno affrontare prima o poi l'enorme disavanzo commerciale e il debito privato che ha raggiunto cifre impressionanti tanto da non poter più sorreggere i consumi; penso ci sarà ancora da penare parecchio e le quotazioni tra 2-3 anni potranno ancora essere vicine ai livelli attuali (ma con titoli che saranno raddoppiati ed altri che si saranno dimezzati, perchè anche nei periodi di recessione o stagnazione c'è sempre chi sa fare buoni utili e far crescere la propria azienda)

 

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