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Preapertura del 2 gennaio 2002


lo staff di Lombardreport e a tutti i lettori ed approfitto del tempo che ho a disposizione per dilungarmi  con ampi commenti sul nostro lavoro e sulle aspettative per i primi mesi del nuovo anno.

Innanzi tutto devo fare i miei complimenti a tutto lo staff di Lombard perchè mi ha permesso di crescere notevolmente (in questo caso parlo da lettore) e di raggiungere l'obiettivo che mi ero prefissato ad inizio anno (la costanza nel fare profitti utilizzando i cw) grazie allo studio continuo relativo ai migliori cw da negoziare di volta in volta (in questo mi hanno aiutato i corsi che io stesso tenevo, oltre che gli approfondimenti legati alla pubblicazione del libro sui cw)  e ad un corretto approccio al mercato in termini di gestione del rischio (in questo devo riconoscere che Barillaro e Mariani sono maestri).

Penso che il lettore abbia notato la costante crescita di Lombardreport sia professionale che in termini di servizi offerti, non ultima la volontà di far diventare i quaderni come uno dei migliori settimanali di informazione finanziaria, ma aldilà delle performance (più o meno positive e che possono trovare non tutti egualmente soddisfatti) bisogna riconoscere la capacità di Lombardreport di far crescere la cultura finanziaria dei propri lettori con tante iniziative anche gratuite (oltre ai quaderni ricordo gli incontri del Top of the Top) che permettano di avvicinare il lettore ai singoli collaboratori : penso sia più facile seguire i suggerimenti di Barillaro o Mariani dopo che si è avuto la fortuna di sentirli parlare ad un convegno : io stesso, dopo l'infelice esperienza sui cw (i buy e sell su questo mercato sono impossibili), e l'ovvio timore di espormi in pubblico alle giuste critiche in merito, penso di aver migliorato notevolmente il mio rapporto con i lettori rispondendo alle loro domande in occasione di questi incontri, soprattutto dimostrando come dietro ai nostri suggerimenti operativi ci sia spesso tanta umiltà e studio della materia, oltre che la trasparenza di chi in quelle operazioni ci mette i propri denari.

Penso che il 2002 possa essere un buon anno per tutti i lettori, sicuramente meglio del 2001, in quanto noi come staff ci arriviamo ben più attrezzati di dodici mesi fa, con un sito rinnovato, una squadra di collaboratori con competenze diverse ma che si integrano tra loro in modo eccezionale………….I RISULTATI DOVREBBERO ESSERNE LA NATURALE CONSEGUENZA…………

Dopo avervi tediato con queste mie considerazioni veniamo invece alle aspettative per i primi mesi dell'anno: io devo essere sincero, non mi aspetto nulla di buono, penso ancora che il massimo dei primi tre mesi possa coincidere con l'eventuale cattura o uccisione di Bin Laden, poi le borse dovranno inevitabilmente fare i conti con la crisi economica che è ben più grave di quello che si dice e che non può certo sperare in una ripresa dei consumi da parte degli americani (che ricordo essere un paese estremamente indebitato a livello privato) anche se lo stato ha liberato enormi risorse finanziarie per contrastare la recessione: l'Argentina dimostra che i disequilibri prima o poi devono trovare un ribilanciamento, più è lunga l'agonia e più sarà dolorosa la cura successiva; e mi sembra che le misure adottate negli Usa (che inizialmente erano finalizzate ad un atterraggio morbido) con l'accelerazione degli ultimi mesi nell'utilizzo della leva monetaria da parte della Fed, abbia limitato ora le possibilità di ulteriori interventi ed abbia portato (sulla spinta della liquidità eccessiva sui mercati finanziari) i mercati a rimbalzare in maniera eccessiva dai minimi di settembre.

Scorrendo il Sole24ore di sabato alla ricerca di qualche titolo o titolino da mettere nel cassetto per mia moglie, ho notato che, nonostante il mibtel abbia perso oltre il 20%, pochissimi titoli hanno un prezzo/utili che mi invoglia a  comprare: gli unici titoli che hanno un buon rapporto di p/e sono i cementieri (Italcementi in primis) che però proprio per questo motivo non hanno perso niente rispetto allo scorso anno; ci sarebbe poi l'Eni che sarebbe da preferire a un bot, ma a questi prezzi (nonostante i tagli alla produzione di petrolio) con i minori consumi mondiali dovuti alla recessione non la comprerei nonostante il suo p/e.

E allora che fare???

Penso che il cassettista avrà vita dura, così come il possessore di fondi comuni.

L'ideale sarebbe un altro bel ribasso che porti i prezzi vicini ai minimi di settembre, per poi premiare in maniera selettiva quei titoli che sapranno davvero uscire rafforzati dalla ripresa economica che comunque non arriverà prima della fine del 2002.

Penso che i bancari, come già accaduto ad inizio 2000 saranno gli ultimi titoli a ripartire, per cui non affannatevi a comprarli dato i bassi prezzi raggiunti, anzi penso proprio che saranno anche nel 2002 tra i peggiori titoli del listino.

Come già detto a dicembre i titoli migliori potrebbero essere i telefonici che possono contare in Italia di un manager di tutto rispetto, di bassi tassi di interesse e di un attenta politica di ottimizzazione dei costi.

Altro settore da seguire potrà essere l'assicurativo qualora partissero bene i fondi pensione.

 

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