Ci deve lasciare. Glielo ha ordinato il medico: troppo stress. Così muore una delle newsletter di Borsa più oneste in Italia, o almeno così mi dicono. D'accordo, il sito era one man show, d'accordo che lo stress di fare tutto da soli è tanto, ma quando un collega onesto se ne va o perlomeno è costretto a lavorare non a pieni giri fa sempre dispiacere. Io ci tengo che chi lavora bene possa godere dei frutti del suo lavoro. Soprattutto di un lavoro maledetto come questo, di dover dire qualcosa tutti i giorni, di dover sempre essere lucidi e freschi. Di dover guadagnare sempre e comunque e che la newsletter non sia troppo cara perdindirindina senno mi conviene leggere il Sole 24 ore ! Dice Sakaeda, guru dei trading system, in Market Wizards: "Chi sa scrivere newsletter scrive newsletter, chi sa fare trading specula". E io mi chiedo cosa mai farò quel giorno benedetto, se mai arriverà, in cui tutti i sistemi si dimostrerranno, contabili alla mano su due anni, imbattibili. Chissà. Chissà innanzitutto se verrà mai quel giorno e chissà che cosa deciderò. Il Natale scorso è stato un Natale di guerra: lettori incazzati, DB ancora da venire, mercato in discesa. Niente regali come gli anni scorsi che erano stati anni grassi. Niente dolciumi per le impiegate, niente vino per noi due ciccioni soci di LombardReport, niente prosciutti e niente di niente. Neanche un torroncino. Arriva un pacco con 3 bottiglie di vino campano: un nostro lettore, un avvocato campano, si è ricordato di noi. "E' quando tira il vento che si vedono gli alberi che stanno in piedi" gli rispondo io. Ecco forse se mai un giorno, forse, lontano nel tempo, chissà mai, dovessi gudagnare alla Capecce continuerei a scrivere tutti i giorni almeno un articolo sul report. Non farei corsi, non farei il campionato, ma il report si. Anche solo per quel lettore.