Positivo, negativo, praticamente nullo.


E’ giunta l’ora per il mercato di mostrarci quanta voglia ha di continuare questo rialzo: la maggior parte degli indici mondiali è arrivata a congestionare attorno alla media mobile esponenziale a 50 gg., la quale si è spesso dimostrata un ottimo test-pilot per la verifica della qualità di questi veloci pull-back positivi. Su questa resistenza “adattiva” hanno trovato la morte molti dei rally rialzisti succedutesi in questo lungo mercato orso, risulta per questo importante guardare con attenzione all’evoluzione futura dei prezzi che, se positiva, potrebbe dare vita ad un proseguimento del trend, inteso non solo come mercato rialzista pieno ma anche e forse più probabilmente come andamento lateral-rialzista. Restando obbiettivi, i segni per affermare la rinascita del mercato rimangono sempre tra loro piuttosto contrastanti.

A differenza degli ultimi storni abbiamo avuto più o meno fortemente nei vari mercati:

-         un deciso ma non estremo miglioramento del “market breadth”;

-         il rimbalzo è avvenuto all’interno di un clima di pessimismo dove i ribassisti prevalgono sui rialzisti (negli Stati Uniti il 43% dei consulenti finanziari ha espresso un giudizio negativo contro un 29% positivo)

-         al rimbalzo è seguito un incremento dei volumi

-         ci troviamo tra ottobre e novembre, giorni “fatati” per la formazione dei bottom

Nell’altro piatto della bilancia abbiamo però ancora una situazione economica stagnante e al limite della paralisi, un pull-back che come gli altri è avvenuto con un rimbalzo a “V” molto rapido e improvviso, composto da una serie di cosiddetti “follow through days” e, soprattutto, dal lato della forza relativa non è emerso alcun tipo di segnale, quasi come questo forte strappo non fosse mai esistito.

La situazione quindi è ancora pervasa dai punti interrogativi e, come dicevano i saggi, nel dubbio la cosa migliore da fare è astenersi…fino a quando effettivamente le nuvole cominceranno a sciogliersi. Perciò è preferibile mantenere gli investimenti a carattere monetario, magari incrementando le disponibilità liquide immediate per poter sfruttare le prime occasioni che potranno immediatamente presentarsi. In situazioni come quella attuale, in cui si sta seduti ad osservare molti titoli che segnano rialzi anche superiori del 12-20%, è normale provare la sensazione di aver perso il treno buono, ma, se questo lo sarà veramente, a noi è data la possibilità di raggiungerlo in poco tempo con il super rapido successivo. Nel frattempo resta però un dato di fatto, ovvero che i primi treni sono finora sempre deragliati.

 

Forza Relativa Pecentile:

 

 

Nell’attesa non resta altro che osservare una lista della forza relativa molto sacrificata nonostante l’abbassamento del vincolo di liquidità, i cui componenti mantengono salde le posizioni senza peraltro movimenti di prezzo di particolare rilievo. Ad ogni modo, si fa notare Saeco per la notevole crescita nei volumi e nelle posizioni (ci sono in giro voci di una possibile OPA per togliere il titolo dalla circolazione): è interessante il movimento laterale sviluppato anche se dal lato della crescita degli EPS lascia piuttosto a desiderare. Per quanto riguarda invece i titoli messi sotto osservazione la scorsa settimana, questi hanno imperversato in movimenti laterali e/o lateral-ribassisti, con la sola eccezione di Air Dolomiti. La compagnia aerea del nord-est è distante del 6% dal gap-up ed è prevedibile tra questi prezzi e 15.60 l’inizio di uno storno. E' consigliabile quindi ai primi segnali di debolezza di prendere profitto ed eventualmente rientrare nel caso in cui il titolo continuasse nella sua corsa.

Prima di chiudere riporto in serie i grafici sotto osservazione e il grafico del rapporto azioni al rialzo su azioni al ribasso.

 

  

 

Rialzo/Ribasso

 

 

Al prossimo report.

Mauro Favaretto

Grafici elaborati su dati www.clubdiborsa.com

 

(articolo di Sandro Mancini)

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