Le indicazioni sul portafoglio obbligazionario consigliato dal Lombard Report.com per il 2002 pubblicate la scorsa settimana hanno provocato molti commenti da parte degli amici abbonati. Ci chiedono di dettagliare percentualmente l'entità degli investimenti obbligazionari e di confermare la scelta sui titoli non quotati piu' volte consigliati negli scorsi anni su queste colonne.Vediamo intanto l'esito dei consigli lanciati all 'inizio dell'anno.
1 ) La scelta di puntare su un portafoglio estremamente conservativo effettuata all'inizio del 2001 ( cfr articolo sul" portafoglio lombard report.com per il 2001" pubblicata undici mesi fa) si è rilevata vincente. Le obbligazioni sono salite, i titoli non quotati sono rimasti talora sugli stessi livelli (Banca delle Marche),ma dopo aver staccato un dividendo del 3,5% oppure sono saliti (Veneto Banca ex Popolare di Asolo, come implicitamente si nota avendo emesso la banca obbligazioni convertibili con prezzo di conversione superiore del 7% alla precedente quotazione del titolo) oppure si sono concluse finalmente in maniera clamorosa ( Cassa Risparmio di Pisa è stata acquistata dalla Popolare di Lodi ed ha pagato nel febbraio 2002 oltre Lit. 40.000 per quelle azioni presenti da tre anni nel nostro portafoglio consigliato e trattate sul terzo mercato milanese. Nel frattempo l'azione ha reso il 4% all'anno.Ricordiamo che le azioni erano trattate sul terzo mercato nel 1998,1999 e nel 2000 tra Lit. 13.000 e Lit. 14.000.
Alcuni fortunati amici toscani sono riusciti ad ottenerle negli scorsi anni direttamente dalla banca a questi prezzi sviliti e per quantitativi ben piu' consistenti di quelli negoziati sul terzo mercato.
La componente azionaria ,estremanete limitata,non ha offerto troppe soddisfazione.
Banco di Sardegna e Popolare di Cremona continuano a quotare su livelli irrisori.Alla fine di settembre abbiamo consigliato ai lettori l'acquisto di questi valori attorno a euro 6 -6,50 (Cremona) e euro 7,50 ( Sardegna).
Poche le operazioni di compravendita suggerite: Interpump in gennaio,Sondel in febbraio( una mossa azzeccata contro il parere di tutti gli altri pseudoanalisti nostrani) in attesa deella OPA residuale, Newmont e Agnico Eagle (titoli auriferi) in aprile.Su questi valori auriferi il rialzo è risultato consistente.
Tra le note negative CMI , che chiude l'anno su valori meno depressi grazie alla improvvisa OPA sul titolo che prelevera' due azioni ogni tre possedute) e Milano Assicurazione. Quest'ultima torna piano piano sul prezzo di carico. Venerdì è stata sospesa per eccesso di rialzo.E pensare che rende oltre il 6%.
Naturalmente se abbiamo totalmente evitato il crack estivo e di settembre abbiamo anche purtroppo perso il treno rialzista. La tranquillità si paga talora pesantemente
2) Il mercato sembra in ipercomprato a breve. Dicembre vede solitamente uno strappo dei prezzi .I gestori puntano al rialzo per mostrare esiti meno disastrosi dei loro investimenti. Siamo già in ipercomprato. Se tale movimento rialzista non dovesse subire una salutare pausa si potrebbe arrivare a fine anno con un mercato rischiosissimo. In tale caso le partite dovrebbero essere liquidate a cavallo di S.Silvestro. Se invece dicembre vedrà un sano smaltimento di questo fortissimo rialzo ( dal 21 settembre le borse mediamente sono salite del 25% ) i rischi di borsa potrebbero diminuire.
La percentuale di obbligazioni convertibili sale al 40% nel nostro portafoglio ( Vittoria Convertibili 5,50% in carico a 101,66 fanno la parte del leone, poi Popolare di Lodi 4,375% 2003, e Credito Valtellinese 2004 2% in carico a 106,5.
I BTP o p/t sono al 35% Questa è la quota pronta per la borsa se la situazione dovesse mutare in senso favorevole.. Le azioni non quotate ( Banca delle Marche, Veneto Banca ) sono al 5%.
Il 5% è disperso in situazioni particolari : azioni di risparmio che potrebbero essere convertite ( Unicredito in prima linea,poi Hpi etc),
Il 5% rimane su titoli assurdamente sottovalutati come Banco di Sardegna e Popolare di Cremona.
3) Rimane aperta l'operazione di arbitraggio tra Rolo banca e Unicredito. Come pubblicato sul lombard in novembre crediamo in una ops a prezzi migliori per Rolo Banca ( o peggiori per Unicredito ord) rispetto agli attuali. L'operazione potrebbe chiudersi anche anticipatamente rispetto ai sei mesi programmati se Rolo ( in carico a euro 16) e Unicredito (venduta a euro 4,20) dovessero offrirne la possibilita'. Il costo dell'arbitraggio è limitatissimo : 1% all'anno.
4) Terremo gli occhi aperti sul negletto settore delle miniere d'oro e dei titoli petroliferi. Se il prezzo del petrolio dovesse veramente scendere a $ 10-13 avremmo una clamorosa storica possibilità di investimento Siamo giornalmente con gli occhi sul mercato. Basta attendere . La borsa è sempre aperta e offre spesso buoni suggerimenti.
Chi ci critica per troppa immobilita' o per la monotonia dei titoli analizzati deve ricordare il vecchio detto che abbiamo fatto nostro : IN BORSA E' FACILE GUADAGNARE,DIFFICILE E' NON PERDERE..
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)