Ore 8,30 di venerdì 21 settembre: con il mio borsello suono il campanello di casa Borsi per mettere a punto gli ultimi dettagli del corso di domenica e lunedì. Ore 8,30 – 9,15: si parla del più e del meno e del fatto che fosse giorno di scadenze tecniche e che lo scenario più probabile fosse un mercato molto orso (che di questi tempi non è una gran novità….) fino al pomeriggio e poi una probabile ripresa al momento dell’apertura di Wall Street. Ore 9,20: i prezzi di apertura dei titoli sui quali ci eravamo preparati ad operare presentano quasi tutti gap-down da paura Ore 9,30 – 9,45: ammetto che come trader ancora fatico a reagire a simili gap-down e rimango un attimino disorientato. Nel frattempo Giovanni fa una rapidissima operazione di scalping su Acea e mi dice che stante la situazione Lui non se la sente di operare sui covered (che però continua ad osservare con un’attenzione maniacale). Ore 9,45: quando io già mi aspetto una giornata non particolarmente esaltante visto che i miei segnali quasi tutti venivano annullati dai gap down di apertura vedo il buon Giovanni aprire un giornale finanziario e i suoi occhi illuminarsi. Io lo guardo un po’ intimorito e questo mi fa: “Questi sono pazzi a comprare il warrant Banca Intesa Risparmio a questo prezzo!” Io sul momento non afferro subito dove Giovanni voglia andare a parare ma lo vedo precipitarsi sul mouse e provare a shortare il warrant cosa che però non gli riesce in quanto altri gli si mettono davanti nel book. Ore 10,30: improvvisamente Giovanni mi chiama e mi dice: “Adesso li stanno regalando (sempre gli stessi warrant….)” e mettendosi davanti a tutti in denaro viene servito. Da quel momento il sottostante inizia ad andare giù e Lui non fa neanche una piega spiegandomi che vista la parità teorica fino a un certo prezzo di Banca Intesa risparmio era assolutamente tranquillo…. Ore 10,45: neanche il tempo di finirmi di spiegare che il sottostante si riprende e lui esce guadagnando un 5%. Ore 11: vedo muoversi improvvisamente il book di Ericsson e gli chiedo di fare un operazione sul mio conto andando a colpire la lettera. Io ancora adesso penso al tempo che ha impiegato a eseguire “i miei ordini” e mi sono un po’ vergognato perché fossi stato io ai comandi…non saremmo mai entrati in quel trade. Fortuna vuole che non appena entrato il denaro su Ericsson si alzi alquanto e Giovanni ingaggi una discreta lotta con un altro trader per mantenere la miglior lettera (visto l’ampio spread). Improvvisamente arriva un ordine al meglio che ci colpisce e da cui usciamo con un guadagno di 135 euro. Non appena usciti ci rimettiamo sul book come miglior denaro (visto una discreta pressione in acquisto) e veniamo serviti a 18,01. Ore 11,30: nuovamente Giovanni modifica una decina di volte l’ordine di vendita per essere miglior lettera (tra 18,4 e 18,5) quando improvvisamente arriva un ordine in denaro di 1000 pezzi a 18,3. Appena lo vedo dico a Giovanni di alzare la nostra proposta da 18,42 a 18,49 e Lui senza fare una piega mi fulmina con lo sguardo e mi fa: “No, Remo è meglio servirlo: il Fib ha perso 200 punti negli ultimi 10 minuti e sotto quella proposta il book è vuoto”. Io rimango un attimo perplesso e nemmeno il tempo di dirgli: “Ok, Giovanni” che Lui ha già eseguito (guadagnando altri 100 euro) e arrivano un’ondata di proposte in lettera….. Ore 12,00: decidiamo di andare a mangiare Ore 15,30: di nuovo alle prese con i warrant Banca Intesa Risparmio dove sia io che Lui riusciamo a fare altri quattro o 5 giri con guadagni oscillanti tra il 2 e l’8%. Guardo il Fib e dico a Giovanni:” se passa 24450 (era un Ross Hook) esplode al rialzo…. Di lì a poco il fatto succede e Giovanni entra va subito a colpire la lettera di Bulgari a 6,42 e viene quasi immediatamente servito a 6,59 sulla fiammata. Io provo la stessa cosa su Autogrill entrando a 6,52 e uscendo a 6,62, ma poi entro a 6,72 e il mercato inverte costringendomi a uscire in perdita a 6,62. Ore 17,45: ripenso un attimo alla giornata (chiusa da me in gain di 500 euro) e non so perché mi vengono in mente Furino e Platini dove uno doveva correre, recuperare palloni, fare tackle e andare a letto presto alla sera, mentre l’altro con la sua genialità la sua classe e il suo talento illuminava il gioco e procurava vittorie…. A voi lettori lascio immaginare chi tra noi due sia il Furino e chi il Platini….