Un'altro indicatore che utilizzo spesso e' il Momentum.
Immaginiamo di lanciare in aria una palla. Nell'istante in cui essa lascia la nostra mano compie la parte iniziale della propria traiettoria alla velocità massima, possedendo, dunque, un elevato momento; gradualmente la sua velocità si riduce trasformandosi, infine, in una fase di stallo qualche istante prima che la forza di gravità le faccia invertire la direzione riportandola verso il basso. Questo processo di rallentamento, di perdita di momento ascendente, si verifica anche nei mercati finanziari. Se la traiettoria seguita dalla palla viene paragonata ad una media-indice di mercato, il tasso di crescita dei prezzi inizierà a diminuire notevolmente prima che venga raggiunto il massimo definitivo.D'altra parte se una palla viene lanciata all'interno di una stanza, può colpire il soffitto quando possiede ancora un elevato momento; in tal caso la traiettoria, e la tendenza del momento, tenderanno ad invertire simultaneamente la propria direzione.
Tale circostanza si verifica anche nel mercato quando i prezzi sono bruscamente risospinti verso il basso, sia a causa di un improvviso aumento delle vendite (resistenza) sia di una brusca diminuzione degli acquisti. In tali circostanze può essere di aiuto il livello raggiunto dal momento, piuttosto che il valore assoluto dei corsi.
Il concetto di momento discendente può essere meglio compreso paragonandolo ad una automobile sospinta oltre la sommità di una collina. Man mano che il fianco della collina si fa più ripido, l'automobile accelera, raggiungendo la velocità massima. Terminata la discesa e raggiunta la pianura, l'automobile non si arresta immediatamente e, sebbene rallenti la propria corsa, continua a viaggiare ancora per un po'. I prezzi sui mercati in tendenza ribassista si comportano in modo analogo, poiché il loro tasso di diminuzione spesso si riduce (perdita di momento) in anticipo rispetto al raggiungimento del minimo definitivo. Ciò non sempre può avvenire, dato che il momento ed il prezzo possono invertire contemporaneamente la propria direzione, come per i massimi, quando incontrano un importante livello di supporto.Ciò nonostante il concetto di momento che anticipa il prezzo si verifica abbastanza frequentemente, tanto da poter fornire utili indicazioni circa una potenziale inversione di tendenza del mercato.
Conveniamo, dunque, che il momentum misura il tasso di variazione (velocità) dei prezzi rispetto ai loro effettivi livelli. Ad esempio, per costruire la linea del momentum a 10 giorni basta sottrarre il prezzo corrente del titolo da quello di 10 giorni prima e posizionarlo intorno alla linea dello "0".La linea del momentum essendo il risultato di una differenza con i prezzi di "X" giorni prima, si appiattisce se i prezzi s'innalzano con lo stesso ritmo di "X" giorni prima.Se, invece, il rialzo dei prezzi, pur continuando non s' incrementa con la stessa forza di "X" giorni prima, la linea si inclina negativamente permettendo, così, di cogliere i segnali di divergenza , sintomo evidente di perdita di forza del trend e probabilità di prossima inversione.
Il grafico del momentum presenta la linea di riferimento dello "0", ma non possiede una banda di oscillazione inferiore o superiore prestabilita. Per permettere all'analista di individuare ulteriori segnali di "limite" si ricorre spesso a metodi diversi. Quello più semplice consiste proprio nel guardare il grafico, individuando nello storico del chart i punti massimi e minimi che hanno determinato una svolta del trend. Murphy (Technical Analisis of the futures markets) propone di normalizzare la linea del momentum dividendo il valore della linea per una costante in modo da mantenere tutti i valori tra un -1 e +1: ad esempio, dividendo l'ultimo valore del momentum per il prezzo massimo del periodo in osservazione (limit move).Altri metodi prevedono l'uso di deviazioni standard sotto la linea dello "0" o la misurazione della percentuale di movimento al di sopra e al disotto della linea dello "0". Lo scopo e' sempre di individuare la fascia in cui sono contenute (per la maggior parte dei casi) le escursioni di prezzo. Il loro superamento rivelerebbe degli eccessi a breve che il mercato potrebbe correggere altrettanto rapidamente.Il segnale di acquisto (BUY) scatta quando l'indicatore supera dal basso la linea dello "0".Quello di vendita (SELL) quando l'indicatore perfora dall'alto la linea dello "0".
Per quanto mi riguarda considero l'entrata long quando vedo il momentum, curvare verso l'alto (cambiando direzione) mentre considero l'entrata short quando vedo il momentum curvare verso il basso (sempre con cambiamento di direzione).
Grafico del fib 30 ad oggi con parabolic SAR nella parte alta e momentum nella parte centrale.
Il sar e' long mentre il momentum e' short (ma sembrerebbe che stia per curvare verso l'alto generando un segnale long).
Con segnali discordanti io sono "flat". (fuori dal mercato)