PARTE IL CAMPIONATO DEGLI <SCALPERS>(Il sole 24Ore 12/02/2001)


La regola numero uno è che la maggioranza degli investitori perde e la regola numero due è che diventare davvero ricchi è difficilissimo.

In Italia secondo le stime di Kpmg, i day trader (gli investitori che compiono almeno 6-10 operazioni di compravendita di titoli on line) sono circa 12mila.

<Ma i trader privati che riescono a vivere bene di speculazione non sono più di dieci>, assicura Emilio Tomasini, ideatore del campionato italiano per top trader con denaro reale.

L'uomo da battere si chiama Achille Capecce, è un ingegnere di Termoli, ha 28 anni e l'anno scorso in tre mesi di gara ha ottenuto una performance del 1.700% speculando sui covered warrant: ha iniziato partendo da 25 milioni, 90 giorni dopo ne aveva messi assieme oltre 450.

Quest'anno la gara inizierà il 5 marzo per concludersi il 5 giugno ed è aperta a chi ha conto presso Directa, Eptatrading, Gestrade, Imiweb o Fineco.

Il deposito iniziale deve essere di 25 milioni o superiore per la categoria "top", inferiore per quella "minitop".

Ma, sulla base dell'esperienza (questa è la terza edizione della gara), chi vince e chi perde nel trading online?

Dal grafico che riassume i risultati finali del campionato 2000, si vede che il campione è spaccato quasi a metà fra chi ha un rendimento positivo (49%) e chi lo ha negativo (51%).

<I day trader che guadagnano sul lungo periodo sono pochi ? spiega Tomasini ? se vuoi arricchirti devi sapere che è un mestiere duro, che va fatto a tempo pieno come sola attività, devi stare davanti al computer dieci ore al giorno, devi essere professionalmente preparato>.

Insomma, non si diventa Paperon de' Paperoni dell'investimento on line se ci si limita a poche operazioni al giorno. Il segreto è quello di trasformarsi in "scalpers", comprando e vendendo titoli anche centinaia di volte in una giornata per cogliere ogni opportunità di disallineamento nei prezzi. Una miriade di operazioni che, anche se il guadagno di ogni singola volta è risicato, possono portare a un grande utile a fine giornata.

<Ma anche lo scalper corre i suoi rischi ? avverte Tomasini ? prima di tutto quello di non concepire il suo lavoro come un'impresa, mettendo in conto all'inizio le inevitabili perdite e le forti spese necessarie per attrezzarsi con i software e gli strumenti analitici adatti. E poi non bisogna sottovalutare il rischio di esaurimento fisico e mentale: magari per un anno va tutto bene, poi scoppi e perdi tutto o ti disamori del tuo mestiere>.

E l'idea di fare il trader cercando l'indiscrezione giusta, quella che ti consente di puntare sul titolo buono al momento giusto, magari cercando la dritta giusta su internet o sui forum degli operatori in Rete? <Il vero speculatore non ha tempo per frequentare i newsgroup ? ribatte Tomasini ? ma sta incollato al video solo per vendere e comprare attraverso i suoi programmi>.

(articolo di Sandro Mancini)

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