Dopo lo scrollone di ieri, la sensazione viva più che mai è che al mercato sia crollato il pavimento da sotto i piedi, che nulla lo possa tenere su. Come sempre però le impressioni giornaliere tendono ad offuscare la mente su quale sia lo scenario di più ampio respiro, sul quale, nella indubbia negatività presente, fino a che non vengono rotti con decisione i minimi del 24 luglio è meglio evitare di suonare le campane da morto. Il dati economici usciti durante l’estate hanno visto una continua alternanza tra buoni e cattivi risultati, facendo presagire che una sana fase di accumulo potesse prendere piede tra le borse di tutto il mondo. Sostanzialmente tale possibilità rimane invariata ovviamente solo se i prossimi dati non mostrano che il motore dell’economia americana continua a perdere ancora colpi, e la possibilità di un altro test a quota 17,000 del Mibtel mi piace molto perché darebbe la possibilità di valutare effettivamente la validità di quel triplo minimo. Inoltre, la sua tenuta seguita dagli indici che “corrono sopra” a tale supporto sarebbe il vero preludio della ripresa e, in ogni caso, anche se dopo le varie prove il muro cadesse, sarebbe semplice e immediato (forse troppo) liquidare le eventuali posizioni assunte senza molti danni…e magari proprio su questa rottura ci scappa il tanto atteso panic selling.
Nel frattempo la situazione per i “longisti” puri continua a rimanere ardua e, nelle ultime 60 sedute, solo attorno al 10% dei titoli presenti nel listino (rnc e titoli sotto OPA compresi) hanno avuto una performance positiva e la percentuale di azioni con risultati positivi dall’inizio di questo mercato orso è scesa al 22-25%. Di casi molto interessanti non ce ne sono, a parte qualche possibile spunto da parte di Interbanca, la quale sta sviluppando un movimento laterale piuttosto interessante, oppure Ima, che viaggiando di lato vicino ai propri massimi assoluti si rende molto attraente. La Popolare di Verona e Novara, l’unico titolo proposto con segnali su cui era scattato l’acquisto, pericolosamente si avvicina ai livelli di stop (chiusura sotto 12.60-12.65) dimostrandosi nelle sue performance non correlata minimamente con il mercato.
E allora che fare? L’unica alternativa è guardare oltre Oceano, negli States, da cui vi allego qui sotto dei grafici di alcune società tra le migliori in termini di posizionamento per Forza Relativa su utili e prezzi.
Trw Inc.:
Hanger Orthopedic Group, Inc.:
Michael Stores, Inc.: