L'ultima seduta ha visto un buonissimo rialzo degli indici che ha portato il Mibtel a scontrarsi con la neckline del testa e spalle di continuazione formatosi tra fine luglio e i primi di settembre con volumi in aumento. Vederemo se l'indice di casa nostra saprà rompere con scambi ancora in aumento questa resistenza situata per la seduta di venerdì a 18545 circa. Nel frattempo però bisogna constatare che questo exploit non ha visto la partecipazione del 25% del mercato che, anzi, ha performato negativamente e, se si sommano a questi titoli quelli che hanno avuto un rialzo minore del 2,4%, si arriva a vedere che il 60% del mercato ha avuto una variazione inferiore a quella del Mibtel. Pochi buoi e grossi hanno quindi trainato il carro, senza la partecipazione dei titoli ad alta forza relativa o l'emersione di candidati atti ad esercitare un ruolo di leadership. A conferma di ciò è eloquente l'agonia che traspare dei grafici delle azioni sotto attenzione, tra i quali c'è in particolare da segnalare Merloni che si è portata sotto la soglia di allerta, ovvero un livello tecnico sotto al quale è plausibile una contrazione dell'ampiezza dello stop-loss monetario.
A livello macro, incoraggiante è stato il dato sui sussidi alla disoccupazione USA che sono in netta contrazione nonostante i continui annunci da parte delle società di tagli ai posti di lavoro. Un altro fatto di rilevanza è la riduzione più forte delle previsioni delle nuove case in costruzione, soprattutto di grandi appartamenti: una sosta dovuta e a mio avviso salutare in un mercato che rimane forte ma a rischio bolla speculativa.
Forza Relativa Percentile:
Al prossimo report.
Grafici elaborati su dati www.clubdiborsa.com
