Movimenti in corso.


E’ inutile ripetere che oggi 11 settembre si ricorda l’anniversario di un evento che, chi segue il mercato giorno per giorno, richiamerà alla mente forse con più trasporto. Oggi le televisioni spareranno immagini e ricordi, saranno organizzate negli USA e nelle relative ambasciate parate e convegni ma, personalmente, mi unisco a coloro che erano a favore di un giorno di silenzio e mercati finanziari chiusi: il silenzio e la riflessione profonda è ciò che veramente manca in tutti i popoli della Terra ed è forse quello che maggiormente ci spaventa.

Siccome il mondo va avanti, andiamo avanti anche noi. Oggi è una data molto importante anche perché è giorno di pubblicazione del Beige Book alle 18:00 che, accompagnato il giorno dopo dal discorso di Greenspan al congresso, sarà da tenere sott’occhio come un potenziale market movers. Io mi aspetto le classiche parole caute che hanno distinto negli ultimi tempi qualsiasi dichiarazione del governatore della FED e, più che basarmi come fanno molti nell’intonazione di ciò che dice, preferisco attendere due dati più importanti: quello sulle vendite al dettaglio (13 settembre alle 14:30, consensus 0,5%) che ci dirà se la crisi dei consumi potrà stringere il cappio al collo dell’America e, soprattutto per quanto riguarda le ripercussioni non su uno scenario di lungo ma quelle immediate sui mercati, il Michigan consumer sentiment (13 settembre alle 15:45, consensus 88,00). Da non dimenticare inoltre i dati sui sussidi alla disoccupazione (12 settembre alle 14:30, consensus 400'000) i cui numeri passati sembrano indicare al momento una situazione del mercato del lavoro piuttosto stabile negli Stati Uniti. Una cifra di molto peggiore del previsto potrebbe presagire alla continuazione del trend crescente della disoccupazione.

Per quanto riguarda il mercato, l’altalena continua sia su indici che su azioni, fornendo spesso potenziali segnali di buy che poi invertono rotta correndo velocemente ben oltre i livelli ottimi di stop, per poi regolarmente rigirare al rialzo. La situazione quindi è assolutamente da prendere con le pinze e, soprattutto, in apertura di ogni posizione bisogna bene valutare la quantità ottima da investire o, in caso di indecisione, meglio attendere mantenendo un portafoglio prevalentemente di carattere monetario. Parlando di forza relativa, i leader che hanno dominato la scena fino ai primi di giugno oramai stanno perdendo posizioni su posizioni, a favore di altre azioni sia a minor flottante che, sorpresa molto rilevante, ad alta capitalizzazione. In questa rubrica non me ne occupo, ma ci tengo ad avvertire i lettori che Telecom Italia è già salita sopra l’ottavo decile nella mia lista completa sulla forza relativa percentile e qualche altro cane grosso sta muovendo i primi passi. Gli unici titoli che, nella congestione generale, presentano uno scenario più comprensibile ed interessante sono sostanzialmente quattro e vi riporto i grafici qui sotto. Tra questi, sottolineo Ima che proprio con ieri ha segnato nuovi massimi con volumi anche quest’oggi in aumento.

 

Forza Relativa Percentile:

 

 

L’andamento dei titoli indicati:

 

 

Nel frattempo i titoli USA comunicati la scorsa settimana hanno bene performato.

 

Trw Inc.:

 

 

Hanger Orthopedic Group, Inc.:

 

 

Michael Stores, Inc.:

(articolo di Sandro Mancini)

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