esposte la scorsa settimana hanno visto prevalere per ora l'ipotesi di una lenta entrata di big sui titoli maggiormente sottovalutati dal punto di vista fondamentale (ricordate il ragionamento su Generali?).
Il fatto poi che il COT abbia evidenziato la posizione net short dei "piccoli" sul mini SP future , che il mercato abbia reagito proprio quando era meno atteso (con un turnaround del DAX del 10%) e che il rialzo fino ad oggi sia accompagnato da prudenza e pessimismo , sono elementi che rendono possibile la continuazione del movimento.
Non mi trovo d'accordo con diversi analisti che sembrano "imporre" nuovi minimi a tutti costi quasi fossero voluti dal cielo. La reazione degli indici sui minimi è stata tipica di un bottom di lungo periodo e la dinamica attuale del mercato invita a vendere molto facilmente proprio come successe durante il rialzo di fine settembre ed ottobre. Anche in quell'occasione tanti shortarono tra 26 e 28 convinti di una onda 5. Preferisco lasciare che il mercato dica se ci sarà un nuovo ribasso oppure no .
Infatti in presenza di un flusso di notizie negativo il mercato ha reagito alla grande. Se l'altro ieri e ieri il mib30 avesse chiuso a -3% come nelle giornate di dati macro negativi di maggio e giugno , nessuno avrebbe potuto obiettare nulla. Invece abbiamo tenuto e gli indici USA da qualche seduta invece di crollare nell'ultima ora , recuperano molte posizioni. Il più importante l'SP 500 è quello che fino ad ora ha la configurazione più chiara di ritorno del trend rialzista e visto che è l'indice più importante al mondo , vale forse la pena di prendere in considerazione questo fattore.
Anche in Europa ed in Italia l'ultima ora fino ad oggi ha visto prodigiosi recuperia anche in presenza di notizie pesantemente negative e di rotture di minimi del giorno precedente (come ieri). E' come se i venditori fossero decisi a coprirsi prima della chiusura determinando un rally .
Tecnicamente i sitemi orario e daily sono in buy e la rottura di 25500 pone come target 26300 prima e la chiusura del gap a 27500 poi. Negativi solo in caso di close inferiore a 24500.
Articolo di Sandro Mancini.
L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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