Dico subito che non è un testo facile quello di cui parlo oggi. Diciamo chenella settimana del Festival di Sanremo, dove si punta sull'easy-listening,mettiamo sul tavolo un bel tomo, per comprendere il quale è necessaria unabuona dose di concentrazione. Però alla fine uno si sente ripagato, perchè"Massa e potere" di Elias Canetti, Adelphi editore, 24.79 euro, è un libroche può dare molto a un trader. L'autore, scomparso nel 1994, è stato unodei più grandi sociologi del secolo, eccezionale nel rapportare disciplinediverse, dall'antropologia alla religione, fino alla psichiatria. Canetti fuun uomo dalla cultura sconfinata e questo testo è una specie di testamentospirituale. Nei risvolti di copertina si spiega come "Massa e potere" siastato il frutto di 38 anni di lavoro e osservazione della realtà. La suaforza dirompente risiede nei primi capitoli, quelli dedicati alla formazionedella massa, e alla sua crescita inarrestabile.Canetti dice che la massa si crea laddove prima non c'era nulla. Molti nonsanno perchè si trovano lì, eppure vengono attratti da una forza superiore.La massa definita aperta ha una meta; ha una spinta a crescere, ma è anchepronta a disgregarsi appena cessa di aumentare (non vi ricorda qualcosasulle dinamiche dei mercati?). Il principale fattore di costituzione dellamassa è la scarica, elemento sulla base del quale tutti i componentiassumono la stessa valenza. Non ci sono più differenze, le distanze siazzerano, aumenta l'impulso distruttivo della stessa, la furia iconoclasta.La prima massa che mi viene in mente – Canetti mi perdoni se la citazione vaaldilà delle sue righe – è quella che rovesciò Ceausescu in Romania, con lebandiere strappate al centro e le immagini del dittatore divelte.Uno dei caratteri più rilevanti della massa è comunque lo sfociare nelpanico, e ci addentriamo nei parallelismi coi mercati finanziari. Il fuoco,ad esempio in un teatro, suscita le tendenze più violente negli individui:si lotta per se stessi, contro gli altri, perchè i varchi per la salvezzasono infinitamente più limitati rispetto alle necessità impellenti. La massain fuga è determinata da una minaccia, il pericolo è percepito comedistribuito su tutti. Ma qui andiamo nello specifico della trattazione diCanetti. Per uno stimolo alla lettura credo che basti citare un passo sulbisogno di direzionalità della massa, che ha una "oscura tendenza a muoversiche porta a formazioni superiori e nuove. Spesso non è possibile predire lanatura di queste formazioni". Riflettendo a fondo sulle analisi di Canetti -il quale poi si addentra tra gli elementi della natura come fuoco, vento,acqua, e quelli del potere – si possono trarre insegnamenti preziosissimiper l'approccio psicologico giusto ai mercati.Credo che l'insegnamento più profondo sia che le masse prendono direzioniimprovvise e inspiegabili, formando – dico io – le condizioni per bollespeculative senza fondamenti, e allo stesso modo si disgregano. Laconsapevolezza dell'impossibilità di ridurre il comportamento e l'energiacollettiva a formule matematiche esatte è l'essenza del mercato. Almeno finoa prova contraria.Stefano Budriesi