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Lotto bias: ovvero a tutto c'è una spiegazione


Lotto bias, ovvero la credenza che manipolando i dati si possa avere un vantaggio. Il lotto è  notoriamente un gioco basato sulla probabilità e tuttavia c'è chi crede che con sistemi, astrologi, indovini e sogni si possa controllare l'incontrollabile. E' la stessa cosa della Borsa, dove tutti i giorni c'è qualcuno che cerca di spiegarci prima perché oggi ha guadagnato il 4% e domani perché lo perde. Ad esempio se andare sul sito della CBS www.marketwatch.com oggi vi spiegano il boom di Wall Strett con la motivazione degli utili di McDonalds, ovvero McDonalds vende i suoi panini in giro per il mondo ed allora Wall Street va al rialzo. Premesso che io, ciccione raffinato, McDonalds la brucerei tutta, mi sa che questo rialzo con McDonalds c'entra come i cavoli a merenda e piuttosto deriva dal libello incredibile di ipervenduto (anche questo è un concetto che non ha senso, vi ho ingannati !). Dipende da dipende, ovvero è andata così perché è andata così. Peccato che gli intraday hanno dormito.

 

Con Telecom ed Olivetti, gli ultimi due titoli su cui siamo entrati, siamo in negativo. DB in pareggio anche se lo stop è lontano ed un po' preoccupa. Se comunque ne avevamo uno grosso ci eravamo fatti del male. Questo spero che ormai sia evidente.

 

Che questo sia il punto di svolta del mercato non voglio dirlo. Ormai negli ultimi due mesi ho collezionato diverse brutte figure e quindi non mi sbilancio, tanto ci sono già i sistemi che lo fanno per me. Ricordo solamente che la trendline ribassista non è ancora stata rotta, che anche 4 giorni fa doveva salire come un missile ed invece la Borsa è tornata a crollare, che non abbiamo rotto ancora nessuna resistenza anche di breve periodo, nessun uncino, niente di niente. Quindi aspettiamo prima di dare fiato alle trombe del rialzo.

 

Un commento sul seminario di sabato scorso che mi ha ricordato quello memorabile del dicembre 2000. Quello di sabato scorso poteva intitolarsi ?survivors? in quanto partecipavano 23 lettori dei più fedeli. Sono stato stupefatto dalla disponibilità degli astanti a lanciarsi sui mercati futures USA e sui derivati. Questo ribasso avrà rotto la schiena a tutti ma in ogni caso ci ha anche fatto imparare che le azioni sono belle 1 volta ogni 10 anni. Per i restanti 9 forse è  meglio o andare a pescare oppure inventarsi altre soluzioni.

L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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