Non voglio annoiare i lettori con i problemi della shoa, ma con quelli dei miei colleghi. Ora alla televisione giustamente spopola Giorgio Perlasca, fascista della prima ora, combattente di Spagna, eroe a Budapest nel 1944 dove ha salvato in maniera brillante migliaia di ebrei. Giorgio Perlasca, accolto con l'onore delle armi alla stazione di Budapest dopo la guerra, insignito di una alta onorificenza ungherese, il parlamento tutto in piedi, "Giusto tra i popoli" di Israele, premiato a Washington dal Presidente degli Stati Uniti e dal Congresso americano. E dall'Italietta ? Niente, non era partigiano, anzi un fascistone, volontario di Spagna. meglio tacere. Neanche una medaglietta, neanche un titolo da Cavaliere, che danno al salumaro di Casinalbo di Modena, al preside in pensione, al primo Tomasini che passa. Se a qualcuno dei lettori un giorni offriranno qualcosa, li invito a riflettere e a mandare indietro la patacca con la scritta: "buffoni, datela a Perlasca". Purtroppo in questo mondo dell'informazione fatto di cioccapiatti nessuno ha preso la penna dal calamaio per scrivere un articolo dal titolo "Buffoni di Stato".