Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

La dieta continua!


Non siamo Gioia, Starbene o qualsiasi altra rivista rosa che parla di spremute di arancia, banane alla mattina, verdure fin sopra i capelli o limoni tutto il giorno per avere un fisico perfetto…anche se poi penso facciano tutt’altro effetto che dimagrire. Qui siamo in Borsa, dove la dieta degli indici dura oramai quasi da due anni e mezzo portandosi giù il 70% del listino e, ora, anche il restante 30% che invece fino a qualche settimana o mese fa aveva fatto la barba all’orso. E la fase finale continua. Guardavo in questi giorni anche il rapporto numero di azioni che si sono mosse al ribasso su numero di azioni che si sono mosse al rialzo e viceversa, notando che spesso i punti di maggiore inversione si sono rivelati quelli con una amplificazione dei movimenti direzionale da parte dei titoli. Attualmente si vede a livello generale un leggero aumento nei rapporti ma niente che indichi un reale cambiamento, anche se, come ogni sottospecie di indicatore di “sentiment”, va trattato con le pinze. Riporto qui sotto il grafico con alcuni punti significativi cerchiati.

 

 

 

Per quanto riguarda la lista della Forza Relativa, bisogna affermare che questo periodo è veramente nero. Alla situazione abnorme del mercato si va ad aggiungere la riduzione estiva dei volumi, la quale ha limitato al minimo le azioni su cui pescare per il trading proposto in questa rubrica. Nella tabella infatti ho messo tutti, ma proprio tutti, i titoli che mi sono venuti fuori dopo l’applicazione dei filtri. Personalmente non me la sento di far riferimento anche a società meno scambiate perché la possibilità di muovere il mercato è reale e la tentazione di approfittarne è tanta per chi non fa trading a lungo termine. La situazione comunque non è migliore nemmeno sui titoli minori. Per fare un esempio, quando il dott. Bellosta aveva fatto la sua lucida analisi su Bonifiche Ferraresi, azione che già avevo sott’occhio, si è visto, forse per casualità, un incremento in denaro fin prima inesistente. Io non ho esitato a servire volentieri gli acquirenti perché era evidente che la pressione in domanda si sarebbe esaurita in poco tempo, portando a casa un gain sostanzioso e riservandomi eventualmente la possibilità di riacquistare a prezzi del 7-8% inferiori. In questo caso l’incremento delle transazioni in apertura poteva essere stata un caso ma se si rivelassero condizioni simili anche su altri titoli qui o altrove nominati, di sicuro io ne approfitterei o, addirittura, qualcuno potrebbe falsare i breakout…business is business ma la lealtà e il rispetto di chi se lo merita penso sia la prima cosa da guardare. Perciò potrebbe scappare qualche nome ma assolutamente nessuna indicazione precisa di buy o sell.

Questo è inoltre periodo di semestrali per le società e, tra di esse, segnalo solo che hanno fatto bene Recordati, il cui utile netto è cresciuto del 18,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e Interbanca, una ex della lista, la quale, al netto delle operazioni Bell/Olimpia, ha avuto una crescita del 24%. Come il buon CANSLIM insegna, prima di ulteriori commenti preferisco attuare un analisi dei singoli risultati trimestrali.

 

Forza Relativa Percentile:

Articolo di Sandro Mancini.
L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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