Siamo apparsi regolarmente su:

L'evoluzione


E’ cosa evidente che lo stare sul mercato di per se comporta un rischio. Basti pensare ai problemi tecnici (che al contrario di quanto si possa pensare non affliggono solo l’operatività on-line) e/o contingenti (“… papà papà si sta allagando il bagno …”). Il problema è che dopo le solenni scoppole di questi mesi i volumi in calo, una generale rassegnazione, una netta diminuzione d’interesse da parte di investitori esteri (la pagnotta è dura per tutti e quindi si tirano i remi in barca un po’ da tutte le parti) rende il nostro mercato sempre più sottile e quindi sempre più preda di ‘abili timonieri’. Negli ultimi due mesi poi la cosa è stata assolutamente vergognosa. Stante queste condizioni l’unica arma è appunto stare sul mercato il meno possibile. Certo non sappiamo quando ripartirà la giostra e sbagliare il tempo di ingresso potrebbe cagionare danni non da poco ma al momento la politica delle rapide scorrerie nei book è quella che ha pagato e che paga maggiormente. Non è un caso infatti se i corsi ‘real time / real money’ di Borsi e Mariani riscuotono tanto successo. Certo c’è l’effetto trascinamento del Campionato per lo scalping ma non è il solo motivo. Il pubblico ha bisogno di avere nuove frecce nella faretra. Sinceramente credo poco nelle elucubrazioni mentali e ancor meno nelle chiacchiere da bar ma i segnali che vengono dal mercato sono un’altra storia ed il mercato è questo quello che ci racconta. Naturalmente questo non significa che il futturo è l’intraday trading e che chiunque voglia tenere un posizione over night nel migliore dei casi vada rinchiuso in manicomio ma semplicemente che tutti noi che siamo nati professionalmente, o che semplicemente si sono ‘abituati all’idea’, nei mercati fortemente toro ora devono tornare nei banchi di scuola, nessuno, tanto meno il sottoscritto, escluso. Due parole sui grafici che seguono. Il dato più importante della giornata è senz’altro il break dell’S&P. Il db, bontà sua, dei gran problemi non se ne fa ed è pronto ad entrare sia al rialzo che al ribasso ma se quella di ieri sul super indice è quello che sembra mi sa che ci vendiamo un altro fib. Chiaro che brucia lo stop loss ma vale la solita regola che i soldi in Borsa non si guadagnano con il sudore ma con la sofferenza. Per quanto riguarda il confronto tra Mib e Dax serve solo a visualizzare la differenza tra un mercato un po’ più serio ed uno da terzo mondo. A volte sono troppo caustico ma non credo che questa sia una di quelle.

Non accontentarti solo degli articoli Free!

Registrati gratuitamente e avrai accesso senza limitazioni ai servizi premium per 7 giorni!

Gli ultimi articoli di Redazione Lombardreport.com