Tutto come previsto all 'assemblea del Credito Valtellinese. Una maggioranza schiacciante ha approvato la proposta di aumento di capitale con emissione di azioni e convertibili.. De Censi ha detto che l 'aumento ,per le modalita' proposte, è "un premio di fedelta' per i soci" e che "sara' bruciato dal mercato".
L 'emissione di azioni ad un prezzo inferiore al valore patrimoniale è indubbiamente molto apprezzabile. Rimaniamo pero' della nostra idea che sarebbe stato piu' allettante psicologicamente una operazione mista con assegnazione anche di azioni gratuite. Ma,ben piu' importante,è il risalto dato dalla stampa all 'operazione. Prima o poi qualche gestore estero o italiano aprira' i bilanci sociali e scoprira' quella sottovalutazione ben nota agli amici abbonati.
Nel frattempo segnaliamo un interessantissimo articolo pubblicato sabato da Borsa e Finanza dal titolo " lo strano caso del Valtellinese in Borsa". Si riconferma la maxi-sottovalutazione del Valtellinese rispetto alla concorrenza (Sondrio). Ed inoltre,come facilmente prevedibile, Miro Fiordi,dg del Valtellinese, esclude ogni ipotesi di OPA sull ' Artigiano. ."Delistare l'Artigiano quotato -che è una societa' per azioni a valle -significherebbe privarci di potenziali leve per future alleanze"
Chissa' cosa pensa Mazzotta (Banca Popolare di Milano) che ha delistato la Banca di Legnano e ha dichiarato ufficialmente che la Legnano servira' avendo la forma giuridica di SPA per future aggregazioni….. Infatti le "leve" rimangono tali anche se l 'azione non è piu' quotata….
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)