L’idea americana è diventata un evento (Borsa&Finanza 9/06/2001)


Ormai è diventato l’evento del trading on line italiano: il Campionato Top Trader di Borsa è l’unica occasione del panorama dell’industria finanziaria che riesce a tracciare il volto della speculazione di Borsa in Italia. Dalla prima edizione del 19999, sembrano passati secoli. Eppure il seguito del Campionato di trading cresce con il passare dei mesi.

Emilio Tomasini, un passato da giornalista, fondatore e direttore responsabile di lombardReport.com, un sito finanziario che si vanta di essere scritto da trader e non da analisti, ha importato l’idea del Campionato di Trading dagli stati uniti. <Lo so che sembra una favola – racconta divertito – ma correva l’estate 1998 ed ero in ferie proprio a Chicago, dove cercavo di assimilare idee e trucchi del mestiere. Mi capitò tra le mani Pit Bull, il best seller di Martin Schwartz, anche lui vincitore del Campionato di trading americano. Appena letto il libro mi dissi che dovevo importare il Campionato in Italia. Solo così, infatti, avrei potuto incontrare i Top trader della Borsa. E solo attraverso di loro avrei potuto imparare i segreti del buon trading. L’incontro con Directa fece il resto: questa si torinese, pioniera del trading on line in Italia, era aperta alle nuove sfide. E l’idea del campionato di trading fu subito accettata>.

Nel 2001 la decisione di aprire a tutte le sim italiane per dare un tono super partes alla manifestazione è stata coronata da un successo totale. <In sostanza hanno aderito all’iniziativa le principali sim italiane – continua Tomasini – e il feed back a livello di mercato è stato impressionante: l’anno prossimo contiamo di avere non dico tutti i player del mercato ma quasi. La statura di questa manifestazione è quindi destinata a crescere. Il fatto che oltre 150 persone abbiano partecipato al Campionato Top trader di Borsa proprio quando i mercati crollavano insieme all’interesse per il trading on line significa che il trading privato in Italia è già diventato una vera e propria industria>. Un altro fattore da sottolineare, secondo Tomasini, è come, nonostante la Borsa si mostrasse priva di direzionalità, i rendimenti conseguiti dai vincitori sono stati a quattro cifre.<Insomma – conclude Tomasini – i professionista della Borsa continuano a guadagnare anche in periodo avversi. Se si vogliono fare considerazioni di tipo sociologico emerge altresì che chi guadagna in Borsa con lo scalping è un maschio tra i 30 e i 40 anni, ha un lavoro indipendente e, soprattutto, affronta il trading come una impresa impegnandosi a tempo

(articolo di Sandro Mancini)

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