J.R. Capablanca e le operazioni sbagliate


chi sarà questo ameno personaggio? Vi voglio tediare un pò con le mie vicissitudini perchè sfogarsi è il modo migliore per riprendere la via maestra.

Dal mio ritorno da Belgrado mi stava andando tutto a meraviglia. Mi pare che nelle ultime 3 settimane anche i lettori abbiano avuto modo di beneficiare della mia view sul mercato però come ben sapete fare una buona analisi non corrisponde a fare soldi sul mercato. E così dopo una bella striscia in utile arriva venerdì scorso. Mi riempio di call su Stm giugno base 15 e 20, lunedì scarico la metà e mi compro delle call su Olivetti. Ieri liquido quasi tutto e decido di mettermi short con put marzo 23000 e 22500 quando il fib fa 23500-23600. Il mercato sale , spacca tutto ma lo stop non viene preso . Costretto ad andare in overnight questa mattina vedo il cedimento dei prezzi , sono sicuro della corretta lettura del mercato al ribasso e liquido quel poco di azionario che avevo ancora. Ma ecco che arriva la sindrome da onnipotenza. Mi metto al ribasso sulla rottura di 600 raddoppiando le posizioni e subito dopo pranzo, chiudo tutto sempre a 600 . Sapete perchè? Perchè non ho seguito il metodo! Ho fatto due calcoli e ho visto che con il time decay ci perdevo 2000 euro sulle posizione di ieri e chiudevo in pari quelle di oggi , visto che avevo fatto diverse migliaia di euro con i trade precedenti ho detto chiudo tutto e pazienza. La storia poi la sapete, se avessi tenuto le put mi avrebbero ingrassato di altri 8000 euro tondi tondi.

Ok con il senno del poi saremmo tutti alle Hawai però qui non è il senno del poi perchè il metodo è sempre il senno del prima. Qui si tratta di un errore madornale dovuto ad avidità mascherato da eccesso di prudenza.

Invece di fare altri danni ho spento baracca e burattini e sono andato a fare un giro ,anche perchè l'ego quando succedono queste cose vuole recuperare l'occasione perduta e ti massacra.

Adesso che ve l'ho detto sono più contento. Come diceva Capablanca (campione del mondo di scacchi dal 1921 al 1927) : " I principianti si divertono ad analizzare solo le partite che hanno vinto mentre s'impara di più da una sconfitta che da cento vittorie".

Il temibile cubano aveva ragione da vendere.

 

(articolo di Sandro Mancini)

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