Al ritorno dal week end devo constatare che la situazione neve in montagna è identica alla situazione scambi sul mercato. Zero. Il mercato è in totale controllo degli istituzionali che muovono il derivato a loro piacimento. La discesa dai massimi di giovedì continua in modo lento e costante. La struttura della discesa è tipica di un mercato dove i compratori sul daily sono assenti ed attendono prezzi più bassi per entrare. I venditori sul daily stanno lentamente prendendo profitto visto il rally della scorsa settimana. Gli intraday traders sono iperattivi e nella stragrande maggioranza dei casi perdono soldi o fanno pari dopo decine di operazioni. Il nostro mercato oggi ha dovuto riallinearsi al resto d'Europa dopo che venerdì la festività milanese aveva attutito la discesa degli indici. La presa di stop sotto 32400 è stata fatta ad arte da operatori stranieri. Se l'open interest calasse sul fib30 sarebbe il segno che le mani deboli sono state fatte uscire in parte.
Personalmente temo molto la Fed. Un mancato abbassamento dei tassi farebbe scivolare i mercati creando una grande buy opprtunity ma stoppando molte posizioni long costruite in questi giorni su tanti portafogli. Inoltre minerebbe la fiducia nel breve in quanto incrinerebbe il quadro tecnico. Nel lungo periodo un mancato abbassamento dei tassi sarebbe positivo perché lascerebbe più spazio alla Fed in gennaio e darebbe un segnale di "fine dell'emergenza" ai mercati, tuttavia la speculazione di breve porterebbe probabilmente ad una impennata di volatilità con movimenti violenti e veloci.
Del resto se volessimo fare un'analisi al contrario , cioè partendo dal sentiment per arrivare ai movimenti di mercato, visto il record di tori su orsi negli USA (rapporto tornato 2:1 come in maggio) , ci si può aspettare un minimo relativo intorno al 12-14 dicembre sui mercati azionari , in modo che il sentiment negativo esploda.
Operativamente preferisco ridurre il rischio sulle due call marzo ed andare in spread vendendo due call 36000 marzo con limite di prezzo intorno ai 500-540 punti. In tal modo si riduce il rischio dell'operazione in vista della decisione Fed. Piazzare l'ordine di vendita prima a 540 per vedere dove si mette il market maker e poi abbassarlo lentamente. Tenere presente che la call 36000 vale intorno ai 530 punti con un fib a 32600.
Discorso diverso invece per Eplanet i cui warrant stazionano ormai tra 0,52 e 0,55. Diamo ancora qualche tempo ai restanti warrant in portafoglio. La precisazione nelle risposte al lettore era doverosa in quanto il giorno in cui siamo entrati sul warrant il massimo segnato fu 0,73 quindi è impossibile che il lettore abbia un carico a 0,771 dietro segnale lombard. L'acquisto sarà parte di altri acquisti o sarà stato effettuato il giorno prima, però se c'è un 8% di differenza in termini di prezzo di carico è ovvio che l'impazienza nel liberarsi dei warrant è sicuramente più alta per il lettore che per noi.
OPERATIVITA':
Q. OPZ. MESE STRIKE PREZZO RISCHIO S.L.
SELL 2 MIBO CALL 36000 MARZO 500-540
RECORD BOOK:
LONG 4 MARZO02 OLIVETTI CALL 1.82 0,0225 450
LONG 4000 warrant eplanet 2004 0,71 2840
LONG 2 MIBO CALL 35000 MARZO 950 4750
Performance dal 20/12/00: +1.043