IL SECONDO MODELLO


Il rimbalzo prosegue come testimoniano la volatilità che si esprime in bruschi cambiamenti di umore ma sopratutto il rispetto dei minimi. Finchè questi non verranno violati il movimento non potrà dirsi esaurito.

Riguardo allo schema e quindi al target ipotizzato, oltre allo schema classico ABC il cui modello è riportato nell'ultimo grafico di ieri (cfr. Aggiornamento) esiste una ipotesi alternativa proposta nel grafico di oggi. Al momento non si deve intendere che la seconda sostituisce l'altra, ma che entrambe possono realizzarsi a determinate condizioni e che entrambi i grafici devono essere presi in considerazione: i modelli sono sfalsati nel tempo per ragioni di spazio.

Dunque, il primo modello – continuazione del rimbalzo sotto forma di ABC, di cui mancherebbe la C rialzista – richiede che da adesso in poi il ralzo avvenga sottoforma impulsiva, quindi apertura in gap possibilmente, volumi, volatilità che si sfoga in accelerazioni rialziste, brevi correzioni e ripartenze verso l'alto.

Il modello alternativo – continuazione del rimbalzo sotto forma di figura di esaurimento ABCD+E – richiede che, data per conclusa la parte C sul massimo di ieri,  con pennellata sopra 22500/550 ma sostanzialmente con ancora da provare questa parte di resistenza, o poco più, il mercato scenda di poco e successivamente salga di poco, a formare le proprie D (ribasso), ed E (rialzo). Al termine della sequenza, il vero trend sarebbe libero di poter intraprendere il suo cammino.

Questo per la parte di continuazione del rialzo inteso come rimbalzo.

La violazione dei minimi più recenti, invece, fisserebbe sul massimo un minimo ABC, con ripartenza della fase negativa, quest'ultima però sottoposta nuovamente a recuperi e cambiamenti di direzione, avendo corretto poco e male in questa fase terminale. Esisterebbero infatti le condizioni per il proseguio di questa fase poco direzionale, ma invece molto voaltile, con discrete possibilià di completamento di una figura di esaurimento anche in caso di perdite ripetute di minimi accompagnate da ripetuti rimbalzi. Insomma il caso tipico di 5° in wedge.

Sul fronte americano vengono ripercorsi i medesimi valori al rialzo e al ribasso, segnale quest'ultimo della medesima lettura correttiva in atto: solo il superamento di 888 e forse neanche quello per dire, garantirebbe un certo periodo di benessere.

Concludendo, è possibile che il minimo postato a 21180 abbia determinato la fine del periodo di accelerazione negativa (3), ec è altrettanto possibile che questo sia il periodo di relativa correzione (4). Il finale di questo movimento potrebbe nel tempo anche portarsi cospicuamente in alto, ma per poter far questo occorre che il mercato da adesso in poi, costruisca una struttura convincente che al momento non appare. Appaiono invece, ipotesi di figure complesse, di esaurimento, dall'una e dall'altra parte, con possibilità quindi che questo particolare momento possa proseguire ancora per un certo tempo.

MDC

 

 

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