Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

Il mercato sembra essersi confermato drogato


Dopo la giornata pesante di ieri, la negatività passa a fare visita ai listini europei anche oggi. Sembra che all’improvviso le Borse siano ritornate alla brutta realtà dei mesi prima, in cui i segni meno dominavano le giornate. Nei precedenti report (/lr/articolo.asp?id_articolo=2613) miei e non solo, si paventava l’ipotesi di un piano premeditato dagli istituzionali per fare ritornare un poca di aria di toro tra il pubblico dei risparmiatori, nonostante la situazione macroeconomica e dei “market leader” suggerisse la calma, e, al momento, sembra che tale supposizione sia effettivamente confermata. Ad alimentare il clima negativo, quest’oggi ci ha pensato uno strappo all’insù delle richieste di sussidi alla disoccupazione e domani bisognerà prestare attenzione al “consumer spending” (consensus degli analisti: 0.7%), in uscita alle 14:30, il quale, se appoggiato da un PMI uguale o minore delle previsioni (uscita alle ore 16:00, consensus 50.5%), potrebbe a livello emotivo condizionare il mercato. Sottolineo l’uso del termine “a livello emotivo” poiché, per quanto riguarda i riflessi sul GDP, un eventuale calo nei consumi potrebbe trovare in parte compensazione con il dato sugli ordini dei beni durevoli. Ad ogni modo, se si tiene conto anche dell’andamento degli utili societari, questa cosa non migliorerebbe di fatto la reale situazione e il pericolo di un possibile avvento della “double dip recession” non sarebbe eliminato.

Alla luce di tutto questo, obbiettivamente il trend principale degli indici rimane ancora ribassista, nonostante personalmente io continui a sostenere l’ipotesi dello sviluppo di una tendenza laterale che permetterà una sana accumulazione. Durante tale fase dovrebbero uscire i vincitori di domani, i quali devono manifestare la propria “leadership” tramite un livello di Forza Relativa superiore e portando i propri corsi verso nuovi massimi, ma, purtroppo, questo deve ancora verificarsi. Anzi, molti titoli sottili con un livello di Forza Relativa sopra 80 mostrano un periodo di forte indecisione, il quale porta a movimenti piuttosto erratici e a falsi breakout, senza però con questo disegnare una chiara figura di congestione sulla quale impostare una semplice e corretta operatività.

Passando alla oramai classica lista di titoli ad alta Forza Relativa e dotati di un livello accettabile di scambi, essa presenta sempre meno società a causa della contrazione netta nei volumi e, quest’oggi, sono solo 9 i titoli proponibili. Per quanto riguarda invece le azioni sotto osservazione, c’è da segnalare che Merloni ha toccato per un nulla il mio stop, facendomi uscire arrivando il giorno dopo a superare i precedenti livelli di buy, mentre BPVN al momento non desta alcuna preoccupazione continuando nel suo interessante movimento. Recordati invece rimane in fase di congestione accompagnata da bassi volumi e su livelli operativamente non interessanti.

Attualmente nel portafoglio Canslim la liquidità regna sovrana e l’investimento in strumenti monetari difficilmente scende sotto il 60-70%. Il mantenimento di un atteggiamento prudente è ora come ora quanto mai essenziale.

Al prossimo report.

Forza Relativa Percentile:

 

 

 

Articolo di Sandro Mancini.
L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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