Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

Il flottante non è infinito


Il mercato strappa ormai al ribasso come tutte le mattine quasi come strappava al rialzo sul finire del bull market di febbraio 2000. Un copione già visto anche se questa settimana penso ci sarà spazio per arrivare al mio target di 20500 sul quale sarò compratore. Venerdì abbiamo portato a casa 500 euro con 5 put in meno di un'ora approfittando dell'accelerazione sotto i minimi dopo le 16, a dimostrazione di come prendendo opzioni con delta vicino ad 1 si possono fare dei trade da scalper relativamente semplici se si opera in tendenza.

Ma quale è l'analogia più importante a livello tecnico e strutturale fra i mercati del 2000 e quelli del 2002? Potremmo stare qui a scrivere dei P/E e dei dividendi ma a mio avviso il motivo principale è un motivo strettamente tecnico non in senso di analisi ma in un senso più stretto di funzionamento dei mercati.

Novembre 1999: volevate comprare 100 Tiscali , dovevate investire 8.000 euro . Accettabile. Gennaio 2000 , per 100 Tiscali necessitavano già 30.000 euro . Qualche dubbio ma la liquidità in entrata sui fondi sosteneva il trend. Marzo 2000 100.000 euro per 100 Tiscali! Fine dei soldi e fine del bull market che è imploso da solo.

Marzo 2002 per speculare al ribasso basta shortare 1000 STM e si shortano 40.000 euro di controvalore. Per shortare lo stesso controvalore a Giugno 2002 servono 1600 STM , ora ne servono 3.500. Il numero dei titoli emessi e flottanti sul mercato non è infinito, la speculazione al ribasso sta perdendo efficacia e lo si vede anche da quanto succede in queste sedute dove i trend non sono più netti ma alquanto confusi. Naturalmente non mi riferisco al piccolo ribassista che shorta con la sua banca online , ma ai fondi ed alle gestioni alternative che ora fanno più fatica a muoversi per mantenere gli stessi controvalori di operatività. Nel 2000 il bene "denaro" divenne di colpo troppo raro per comprare una "carta" troppo cara. Ora il bene "carta" sta diventando "troppo raro" per poter essere venduto in modo profittevole . La speculazione ha bisogno di controparti e di volumi per essere profittevole. Ricordate la differenza fra lira peseta sotto i colpi di Soros? La lira veniva difesa e dava chances alla speculazione , la peseta perse il 10% in due sedute e tolse ogni motivo di speculazione perché per fare volumi decenti , senza controparti in grado di sostenere la valuta, si sarebbe dovuto vendere la peseta già un 20-30% sotto i prezzi di mercato togliendo ogni convenienza all'operazione.

Un lettore mi chiede una opinione sugli ETF quotati a Milano. Per ora ce ne sono solamente 3 e tutti sullo Stoxx 50. Ho visto che la liquidità è ancora molto bassa e i volumi tendono ad essere più alti su quello che costa meno , ma non fatevi ingannare in quanto costa meno solo perché il paniere che rappresenta ha un po' meno quote di titoli degli altri 2 , e non perché sia possibile un arbitraggio tra loro . Per il momento è ancora presto, attendiamo che il mercato si svuluppi anche se c'è una velata intenzione a ritardarne i tempo vista la concorrenza che questi strumenti farebbero a CW , minifib e soprattutto fondi di investimento.

OPERATIVITA':

Q. OPZ. MESE STRIKE PREZZO RISCHIO S.L.

LONG 5 PUT DICEMBRE 20000 1010 OUT 1050

RECORD BOOK:

Articolo di Sandro Mancini.
L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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