Tra Sniper e TTS Express ci eravamo quasi dimenticati che è iniziato ufficialmente il periodo di iscrizione per la seconda edizione del Top Trading Systems. Le novità di quest'anno sono quelle che già dall'anno scorso qualcuno ha reclamato. Ovvero i sistemi possono essere conseganti chiusi (ma noi perdiamo il diritto di commercializzarli, tranne casi particolari), tutti i linguaggi di programmazione sono ammessi, esiste un comitato scientifico composto da due professori di statistica dell'Università di Firenze, il Prof. Giommi ed il Prof. Gallo, e KPMG Milano che certifica i risultati. Se vi pare poco …. Quindi tutti i motivi per NON partecipare al campionato decadono completamente. Non ci sono più scuse. Se qualcuno accampa delle scuse significa che il sistema non rende. Quelli che ti rispondono "non sono cose per me", "i miei sistemi non hanno bisogno di essere certificati", e via con simili amenità si sconfessano da soli. Vuol dire che non hanno fiducia nei propri sistemi. Tutto qui. Comunque il regolamento è on line e chi ha voglia di leggerselo lo può fare.
Quello che invece io voglio ricordare qui è un aspetto molto personale. Con questa seconda edizione del Top Trading Systems il povero Tomasini ha dato tutto quello che poteva dare. Il sentimento che provo è di chi ha portato a termine un lungo discorso iniziato nel 1995. Siamo arrivati al capolinea. Io difficilmente potrò trovare altre idee, perché le idee, soprattutto quelle buone, anzi solo quelle buone, vengono di rado nella vita, il Signore ce le manda sempre con molta parsimonia. Io ne ho avute due, o meglio ne ho rubate due, e di più onestamente non so cosa potrei fare. Per carattere, e i lettori mi conoscono, non so stare con le mani in mano, d'accordo, quello che si può fare per migliorare l'esistente verrà fatto, ma non ci sarà più il gusto del pioniere, di quello che quando inizia la sua attività si sente dare prima del matto, poi dell'originale, poi gli fanno i complimenti. Io ho dato tutto. Portare all'estero il Top Trader non è certo una novità. E' un déjà vu: si prende la valigia, si va in Spagna, holà, que pasa, que tal, e poi si fa el campionato espagnol de speculazion de Bursa, dove concorreranno i vari Capecito, El Mariano, Bursigno, Boccao, DelCoronao, Barillaru, etc. etc. Déjà vu, ci sarà Bursa & Financero con i suoi articoli, El Mundo, e tutto il relativo corollario di cose già viste, già dette, già sentite. Un modello di business che si espande. Stiamo contattando circa 200 programmatori di sistemi USA, asiatici, Europei, sudafricani, australiani. Tra un po' invece di discutere di dettagli tecnici con Scorpio lo faremo con Mihail Koukucensko o giù di lì. Già visto, già sentito anche questo. Non so dirvi se questo sia un bene o un male. Per le mie coronarie sicuramente un bene, magari nel tran tran quotidiano di un business sempre uguale si possono trovare tante altre cose gradevoli, che ne so, tornare a casa per cena prima delle 20, guardare la TV, andare al cinema, studiare di sera e non di mattina alle 4 per preparare le lezioni all'università. Magari pure andare al cinema, a sparare al poligono, stare bene al mondo. Mio padre diceva che quando le cose vanno troppo bene o uno inizia a fare dei programmi troppo piacevoli capitano sempre delle disgrazie. E purtroppo confesso che finora lui ci ha sempre azzeccato. Speriamo che non c'azzecchi almeno questa volta.