Banca Marche ce l 'ha fatta. Ha rilevato il 4,6% delle sue azioni a Lit.2,324 per azione il 9 ottobre 2001 e ha rivenduto questo pacchetto,nel frattempo cresciuto al 4,8% a euro 1,77. Un colpo da oltre 19 milioni di euro.
Nella transazione si sono aggiunte le tre fondazioni di Jesi,Macerata e Pesaro che hanno liquidato il 2,2% del capitale a San Paolo IMI.
L 'azione Banca delle Marche era stata inserita nel portafoglio dei non quotati del lombardreport com nel 2000 a euro 0,90. Quotava poco sopra i mezzi patrimoniali.Ha distribuito tre succosi dividendi. Ora viene negoziata a colpi di 300.000/600.000 pezzi per seduta,ogni lunedì, a euro 1,34.
Gli amici abbonati che hanno seguito il lombardreport.com hanno visto giusto. Il valore del titolo-tra l 'altro cresciuto del 45% mentre la borsa si inabissava nel triennio , era molto superiore a euro 0,90 o alle attuali quotazioni di euro 1,34.
Resta il problema di cosa fare. IMI S.Paolo puo' aumentare la partecipazione al 15%.Offrira' questa opportunita' anche ai piccoli soci ? Cassa di Risparmio di Perugia-poi Banca dell 'Umbria- il nostro colpaccio di due anni fa che ha visto triplicare il titolo grazie all 'operazione di concambio- ha fatto partecipare anche i piccoli soci alla bonanza.Ma non tutte le banche si comportano nello stesso modo. Speriamo almeno in un ricco dividendo vista la maxi-plusvalenza con le azioni proprie.
Per il momento,in attesa di vedere come il mercato prendera' l 'operazione,notiamo con piacere che una piccola quantità di azioni ( non la maggioranza) di una azione da noi monitorata passa a valori superiori di oltre il 30% rispetto alle attuali quotazioni.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)