I fuorilegge delle newsletter


Newsletter: ce ne sono di tutti i tipi e per tutte le tasche. Ce ne sono free, a pagamento, impaginate bene e male, piene di stupidate con Stocastici frattali e RSI e che seguono invece una metodologia precisa, aperte alle contribuzioni del pubblico e scritte da un "one man show". I Quaderni hanno l'obiettivo di creare una comunità virtuale sembra che ci stiano riuscendo. Ad ascoltare Bocca c'erano più di 50 persone. Non male. Non male.

Ma esiste un caveat: esistono newsletter free che servono a commettere reati. In Italia la gestione del pubblico risparmio è una attività sottoposta a controllo amministrativo, ovvero solo sim e banche possono farla. I sedicenti "broker", gestori privati senza sim, non esistono. Intendiamoci: la gestione del conto di un amico non è gestione abusiva. Per giurisprudenza consolidata c'è gestione abusiva quando si superano i due conti in gestione. La legge e la giurisprudenza presupporre che uno possa avere un amico oppure due ma non 100. Infatti molte sim, se date delega a più di due persone o ricevete delega da più di due persone, iniziano a storcere il naso. La pericolosità sociale di un trader che accetta di gestire il conto di un amico in cambio di un utile è praticamente non esistente (" … poi ci dividiamo gli utili …."). Inoltre si tratta sempre di stabilire chi è amico di chi. Mi spiego: oggi sono amico di Luisa, nota signora focosa di Biella in cerca di emozioni sotto le coperte e in Borsa. Mi chiede di passarle degli ordini sul conto. Poi quando sotto le coperte litighiamo mi porta in tribunale per gestione abusiva. Cose di ordinaria amministrazione, anzi storie di corna ordinarie.

La pericolosità sociale di un trader diventa invece consistente quando questi mette in pratica una serie di accorgimenti promozionali al fine di raccogliere pubblico risparmio, ovvero inizia a fare le cose in grande stile cercano di accalappiare il massimo degli allocchi. Ecco tra questi accorgimenti promozionali ci sono proprio di solito le newsletter free. Invito quindi i lettori a diffidare della onestà intellettuale di chi invia newsletter magari molto simpatiche ma al solo fine di raccogliere pubblico risparmio pur non essendo abilitato e gestirlo. Lo stesso vale per chi si presenta genericamente come "broker". In Italia esistono i gestori abilitati ed i promotori. Broker non vuole dire niente. Non ha niente a che fare con l'ordinamento giuridico italiano. Significa intermediario, ma il promotore non è un intermediario. Per capire dell'onestà di chi sta dall'altra parte basta chiedergli: avrei un paio di miliardi ma non ho tempo di fare trading. Me li gestisce lei ? Se dice di si può tranquillamente smettere di leggere quella newsletter. E soprattutto fare un esposto a Consob e Procura della Repubblica di competenza.

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