Mi sento un bang bang della Borsa e Spilamberto è come Chungking. Chungking è una città che sorge sulle rive dello Yangze, il grande fiume cinese, dove tra pochi anni sorgerà una diga tanto grande che una montagna verrà spostata e 1,5 milioni di abitanti trasferiti forzosamente. La città di sera si copre di una nebbia fitta, che proviene dalla evaporazione del fiume. Quando la grande diga sarà costruita, la nebbia sarà permenentemente sopra la città. Ma chi sono i bang bang ? Sono degli umili portatori con quell'asse a bilancere sulle spalle, al quale attaccano, ad una estremità ed all'altra, ogni cosa: poltrone, finestre e soprattutto fango, il fango dello yangze. Ed i bang bang come tante formichine corrono su e giù dall'ansa del fiume, carichi e scarichi di fango, che serve a costruire nuove case. Guadagnano niente, ma quello che guadagnano lo spendono a giocare ai giochini elettronici nelle sale gioco della città. E poi via di nuovo, lo sguardo perso, con i loro cestelli di cemento. Loro sono i bang bang dello Yangze, io sono il bang bang di Spilamberto. Tutti i giorni su e giù, un'ora di macchina, sempre gli stessi meccanismi, sempre la stessa fisima, sempre o quasi sempre gli stessi problemi (è stata una fortuna questa modifica del regolamento, per qualche giorno ho cambiato registro ed ho giocato a fare il piccolo avvocato, davvero avvincente, peccato che nessuno mi abbia ancora fatto causa, mi piacciono un mondo le cause …). Così scorre la vita sullo Yangze e a Spilamberto, per noi bang bang della Borsa. Ma come dice quel mio collaboratore, tortuoso il cammino luminoso il destino. E sembra che sia proprio vero. A volte mi viene in mente quel libro di Peter Stiedelmayer (forse ho sbagliato il nome, ma avete capito) che si chiama "Minds over markets". Tutti i giorni è una Okinawa del trading, quell'ultima battaglia. Tutti i giorni mi sento di combatte la battaglia che decide la guerra. Ed un po' è così. Multimarket multisystem, questa è la filosofia, questo è il motto, l'impegno, la via da seguire.
Ma veniamo al mercato, dopo il mio solito sermone. Direi che l'indice ha fatto un pull back di un breakout, e quindi da domani si può ripartire, Wall Street parte male e poi peggiora, ma poteva andare molto peggio. Entro la fine della settimana mi sa che facciamo degli annunci. Speriamo. Tiscali cincischia senza farsi troppo vedere, ma se ci stoppano non ci facciamo molto male. Quello che importa è il DB long, quello sì che se sbagliamo son dolori. Per il resto aspettiamo. Nell'attesta ci cucchiamo 45 punti sul D-Day. E domani è un altro giorno.
L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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