<Se ho vinto, per la terza volta di seguito, lo devo ai covered warrant>. Sono più di due anni che Achille Capecce ha abbandonato la vecchia occupazione con cui si guadagnava da vivere per dedicarsi anima e corpo a comprare e vendere azioni dal computer di casa. Ed è ormai diventato un mito per le centinaia di italiani che hanno fatto la stessa scelta. Pochi giorni fa si è concluso con la sua vittoria il terzo campionato organizzato fra i day-traders. Capecce aveva già vinto anche le edizioni dei due anni precedenti. Ma stavolta ha superato se stesso: partito all'inizio di marzo con 25 milioni, a fine maggio ne aveva più di 427, con una performance del 1.710 per cento.
Come si fa a realizzare un risultato del genere in così poco tempo?
<Anzitutto bisogna scegliere strumenti che abbiano un forte effetto leva, come sono appunto i warrant, in modo che anche un rimbalzo dell'1 o del 2% del titolo sottostante possa far crescere l'investimento del 10-15%. In questi tre mesi non ho fatto altro che comprare e vendere covered warrant. Ho fatto fino a trenta trade al giorno>.
Più al rialzo, con opzioni call, o al ribasso, con opzioni put?
<I warrant sull'indice Mib30 erano soprattutto con opzioni put, mentre quelli sui singoli titoli erano prevalentemente call. Ma per me non fa una gran differenza. L'importante è individuare una tendenza del mercato e cavalcarla con la massima decisione. Naturalmente tenendosi pronti a scendere il più rapidamente possibile se questa tendenza cambia>.
Ma il vantaggio dei warrant non è soprattutto legato alle fasi di ribasso?
<Da un certo punto di vista sì, perché in quelle circostanze il warrant offre una possibilità in più, consentendo di scommettere sul calo di un indice o di un titolo. Tuttavia il vantaggio è consistente in entrambe le direzioni. Chi fa day-trading ha bisogno di rivendere il warrant che ha acquistato in modo estremamente rapido. Cosa che, se l'acquirente è un privato, avviene più facilmente per le opzioni call che per quelle put. I singoli investitori preferiscono giocare al rialzo che al ribasso>.
Dunque non prendete neppure in considerazione l'ipotesi di lasciar passare qualche settimana o addirittura di esercitare l'opzione alla scadenza?
<Assolutamente no. Per un day trader ogni giorno che passa con il warrant in mano è un giorno perduto, perché il valore della sua opzione si deprezza. Uno dei concorrenti che ha partecipato al campionato è arrivato ultimo perché ha comprato dei warrant e poi non è riuscito a rivenderli. Alla fine del periodo aveva perso tutti i suoi 25 milioni. Ma sapeva di correre quel rischio. Se il titolo sottostante fosse cresciuto avrebbe potuto fare un risultato esplosivo. Gli è andata male>.