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Gli switch delle gestioni patrimoniali


Alcuni lettori mi hanno chiesto spiegazioni riguardo alla mia convinzione inerente gli switch da aprte delle gestioni patrimoniale ed in fondi. Il mio ragionamento è totalmente astratto da ogni considerazione del tipo "i prezzi sono bassi" oppure " adesso è finita". Da ormai diversi mesi tutti le gestioni patrimoniali hanno subito delle uscite di capitali notevoli. Ad inizio anno questo fenomeno si è attenuato grazie allo scudo fiscale ma da aprile il ?30% degli indici azionari ha avuto un impatto tra il 5 ed il 10% negativo in termini di massa gestita in uscita, senza contare la svalutazione delle masse gestite dovuta proprio al calo dei mercati. Si fa un gran parlare della enorme liquidità presente nei portafogli ma il punto è cosa può spingere a spostare tale massa liquida sull'azionario. Bene, i grossi problemi di redditività delle case di investimento potrà venire risolto in parte da qui a fine anno con un ritorno sull'azionario con molteplici effetti. In primis una chiusura meno disastrosa degli indici azionari come performance annuale. Poi abbiamo un tentativo di ritorno di fiducia qualora i prezzi riuscissero a recuperare almeno un 20% dai livelli attuali entro la fine dell'anno, unitamente ad un rally che potrebbe favorire la ripresa dei consumi proprio nel periodo natalizio. Last but not the least, i gestori che ora caricano solo uno 0,10% di commissione sulle gestioni investite in monetario e obbligazionario (con i tassi così bassi non rimarrebbe nulla se applicassero commissioni più alte) potrebbero caricare fino al 2% di commissioni sulla porzione switchata sull'azionario.Chiaramente sarà una manovra lenta, nella quale si cercherà di comprare il panico in area 20-21000 di mib30 e 750-800 di SP però non mi pare azzardato pensare ad una pratica di questo genere per far recuperare redditività agli istituti. Sappiamo tutti molto bene come prima si compri e poi si riescano a creare ad arte le notizie positive (vedi marzo), quindi massima attenzione cari lettori perché l'ultimo trimestre potrebbe essere un periodo con grandi sorprese.

Articolo di Sandro Mancini.
L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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