Walter Riolfi,uno dei piu' seri e stimati osservatori del mercato mobiliare,scrive oggi su Il Sole 24 Ore nel suo interessante articolo " I dubbi sui conti minano la fiducia" : " Quel che non si capisce è perché gli investitori e soprattutto i gestori continuino a credere ai report liberamente prodotti dagli uffici studi dei grandi broker".
Gli amici abbonati del lombardreport.com ricorderanno la nostra campagna contro i report delle suddette blasonate istituzioni. Abbiamo a lungo tenuto una rubrica su queste colonne nello scorso triennio dal chiarissimo titolo " I REPORT ? BUTTATELI NEL CESTINO…"
Le magagne sono ora davanti agli occhi di tutti. Quelle stesse organizzazioni che pronosticavano quota 1500 per Tiscali pre-frazionamento ( cioè 150 euro ex frazionamento) oppure i 9 euro per SEAT ci deridevano quando osavano criticare aspramente i loro studi.Ora sono le prime ad avanzare nuovi target ribassisti.
Già i bilanci valgono poco. Ce ne eravamo accorti nel 1998 quando il Credem incorporò la Banca della Provincia di Napoli applicando una sorprendente valutazione per il patrimonio dell 'istituto napoletano.Dai bilanci dell'anno precedente tale rapporto sembrava assurdo. Ma i crediti in bilancio non erano esigibili totalmente…
Situazione analoga per la tanto strombazzata Bipop valutata dieci volte il patrimonio solo due anni fa quando molte popolari quotano meno dei mezzi propri apparenti in bilancio .
E se i bilanci non sono credibili come accettare pedissequamente studi compilati da giovani neo-laureati avvezzi solo al rialzo rialzo ?
Quando leggete un report ricordatevi di prendere nota del nome della SIM che l 'ha pubblicato.Spesso è la stessa SIM che intrattiene rapporti strettissimi con la società esaminata o che,addirittura, l 'ha portata in borsa. Allora prendete il report e gettatelo nel cestino.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)