alcuni colleghi mi hanno informato di interessanti coincidenze su alcuni giornali e quotidiani dopo il mio articolo su Lombard di qualche giorni fa ("Perchè conta il panico") e dopo il mio intervento su CNBC di martedì scorso in cui delineavo il meccanismo di stock lending e la necessità di una uscita del pubblico in massa dai fondi per far terminare il ribasso.
L'editoriale di un noto settimanale di finanza ripercorreva le stesse tematiche, idem faceva uno dei più blasonati quotidiani italiani, mentre oggi leggo su diversi siti internet di finanza l'intervento di diversi gestori che fanno loro l'idea dello stock lending come meccanismo in grado di amplificare il ribasso. Badate bene, "amplificare" e non "favorire" perchè intanto se un mercato deve scendere , scende e basta ma l'enorme volatilità di questi giorni è senz'altro imputabile alla speculazione. Eppure il mercato scende da 3 mesi e proprio da ieri tutti hanno fatto loro le stesse argomentazioni apparse su questo sito.
Ora, fa piacere che l'idea esposta in questa rubrica sia ora condivisa però non vorrei che diventasse una bella scusa per additare gli hedge. Loro sono solo partecipanti del mercato e come tali fanno quello che è consentito loro. Semmai sarebbe opportuno che i risparmiatori prima di sottoscrivere un fondo azionario chiedessero se nello statuto del fondo è previto lo stock lending oppure no.
Articolo di Sandro Mancini.
L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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