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Economia politica


Premessa : Questo mio articolo tratta di temi generali ma molto attuali per far comprendere meglio ed in modo esauriente quello che e' accaduto negli ultimi tempi. Ho sentito il dovere di farlo perche' ripenso alla prima volta che sentivo parlare di argomenti a me ?ignoti? e cercavo di trovare spiegazioni. Molto spesso sappiamo cosa succedera' perche' gli altri ce lo dicono ma senza saperne il significato reale e ritengo che questo articolo possa essere utile a qualcuno; ed anche se fosse un solo lettore io ne sarei contento. Gradirei commenti in merito possibilmente sul forum oppure nella mia e-mail mmgerbino@tiscalinet.it.

 

Il Ciclo Economico, e la politica monetaria

 

Quante volte ci e' capitato di sentire i nostri nonni dire ?Ai miei tempi non c'era tutto questo benessere, era molto diverso!!?. Probabilmente e' una affermazione che continuera' ad esistere anche per le generazioni future. In realta' una caratteristica delle economie industrializzate e' una tendenza generale di lungo periodo (trend) alla crescita di molti dei principali indicatori economici quali : reddito, tenore di vita, produzione.  In altre parole tendono verso l'alto con il passare del tempo.

Se facessimo un confronto sul tenore di vita di una famiglia media italiana di adesso con una famiglia media della prima meta' del secolo scopriremmo che esse ha subito un aumento molto rilevante (lungo periodo), mentre se facessimo lo stesso tipo di confronto negli ultimi venti anni dovremmo rilevare un andamento assai poco regolare. Il risultato sarebbe che le attivita' economiche (reddito, produzione tenore di vita etc.)  procedono su un sentiero assai accidentato alternando fasi di espansione (forte crescita) a fasi di depressione (crescita minore o addirittura negativa). Questo curioso fenomeno e' denominato : CICLO ECONOMICO.

Il ciclo economico puo' essere descritto graficamente come una sinusoide che interseca a volte verso l'alto a volte verso il basso una retta (il trend). (provo ad allegare il grafico)

Inoltre si possono distinguere 4 fasi distinte che sono :

a)      L'espansione

Questa fase e' caratterizzata da un progressivo aumento della produzione e dell'occupazione. La domanda e' elevata, le vendite a gonfie vele e il clima decisamente favorevole alimenta nuovi investimenti che stimolano incrementi del reddito, dei consumi e dell'occupazione. Il prezzo delle materie prime aumenta per l'elevato volume della domanda e comincia a manifestarsi una scarsita' di manodopera nei vari settori dell'economia.

b)      La crisi

Le ottimistiche previsioni degli imprenditori sono tuttavia destinate a non essere realizzate. Sul piu' bello, infatti, il processo di espansione subisce una fase di arresto e si registra una rapida inversione di tendenza. Una volta iniziata, la recessione tende a proseguire il suo cammino. La domanda per consumi registra un progressivo calo. Gli investimenti si rivelano poco profittevoli, le scorte indesiderate si accumulano e le imprese trovano sempre piu' difficile far fronte agli impegni assunti. I fallimenti che nella precedente fase di espansione erano sporadici si sussuegono con crescente frequenza.

c)      La depressione

In questa fase definita anche recessione, occupazione e produzione si riducono, provocando una riduzione del reddito e della domanda, che mette in difficolta' un sempre maggior numero di imprese. I prezzi e soprattutto i profitti si riducono considerevolmente e il clima decisamente sfavorevole determina un crollo degli investimenti. Si registrano elevati livelli di disoccupazione e il sistema creditizio dispone di un cospicuo volume di liquidita a cui gli imprenditori rinunciano tuttavia ad utilizzare.

d)      La ripresa

Cosi come i tempi buoni, anche quelli cattivi prima o poi finiscono. Ad un certo momento l'economia incomincia a riprendersi. Una volta iniziata, questa fase accelera progressivamente il ritmo. I macchinari e gli impianti vengono rimpiazzati. Reddito, occupazione e spesa tornano finalmente ad aumentare e le risorse produttive vengono utilizzate sempre piu' frequentemente. Il clima si fa meno pessimistico, favorendo nuovi investimenti e la nascita di nuovi imprenditori. L'attivita' economica migliora ed i prezzi tendono a stabilizzarsi o registrano un debole incremento. La successiva fase di espansione dalla quale eravamo partiti e' ormai alle porte.

 

La Politica Monetaria

 

Uno strumento per contrastare le fasi di depressione ed espansione e' la politica monetaria (insieme a quella fiscale). Gli interventi tipici sono essenzialmente tre, e sono :

1)      La manovra del tasso ufficiale di sconto

2)      La variazione del coefficiente di riserva obbligatoria

3)      Le operazioni di mercato aperto

La manovra del tasso ufficiale di sconto serve all'autorita' monetaria per influenzare la domanda aggragata. Infatti una diminuzione del tasso ufficiale rendera' meno costosa per le banche l'operazione di risconto cambiario. Esse potranno allora procurarsi liquidita' piu' a buon mercato e saranno percio' in grado, senza intaccare i propri profitti di concedere un maggior volume di prestiti ai privati (aumentando cosi' l'offerta di moneta) a condizioni piu' vantaggiose, facendo pagare loro un piu' basso tasso d'interesse. La riduzione dei tassi di interesse, stimolera' quindi un aumento di investimenti e della domanda aggregata.

Viceversa un aumento del T.U.S. indurra' le banche ad una politica creditizia piu' prudente (diminuzione dell'offerta di moneta), provocando cosi' un aumento dei tassi d'interesse. Tale situazione di ?stretta creditizia?, determinera' una contrazione degli investimenti e quindi una diminuzione della domanda aggragata.

 

Il coefficiente di riserva obbligatoria rappresenta la quota percentuale dei depositi ottenuti che le banche sono obbligate a congelare a garanzia della propria solvibilità. Una riduzione del coefficiente di riserva obbligatoria provechera' quindi un aumento della circolazione monetaria. L'accresciuta offerta di moneta provochera' una riduzione dei tassi d'interesse stimolando quindi nuovi investimenti.

Un incremento del coefficiente di riserva obbligatoria, al contrario determinera' una riduzione dell'offerta di moneta e quindi un aumento dei tassi d'interesse che scoraggera' i nuovi investimenti.

 

Le operazioni di mercato aperto consistono in acquisti e vendite di titoli effettuati dalla banca centrale. Esse rappresentano un ulteriore canale attraverso il quale l'autorita' monetaria puo' variare l'offerta di moneta e il volume della domanda globale. Infatti un acquisto di titoli da parte della banca centrale provoca un aumento dell'offerta di moneta (dato che gli operatori vendono titoli in cambio di moneta) e una conseguente riduzione dei tassi d'interesse, mentre una vendita di titoli da parte della banca centrale provoca una diminuzione dell'offerta di moneta (gli operatori cedono moneta in cambio di titoli) e un conseguente aumento dei tassi d'interesse.

 

Sull'efficacia della politica monetaria nel consentire un adeguato controllo del ciclo economico, Keynes avanzo' alcune riserve. Con buona probabilita' infatti, egli sostenne che misure di carattere monetario possono rivelarsi utili quando l'economia e' ?surriscaldata?, cioe' nelle fasi ascendenti del ciclo : un'adeguata stretta creditizia puo' consentire un raffreddamento dell'economia, impedendo di fatto un'ulteriore crescita e l'inevitabile insorgere di tensioni inflazionistiche che preludono una fase di crisi. E' assai meno probabile, secondo Keynes, che la politica monetaria sia in grado da sola di risollevare il sistema economico da una fase di depressione. Per illustrare la posizione di Keynes i suoi sostenitori hanno spesso fatto ricorso ad un vecchio proverbio inglese ?You can lead a horse to water, but you cannot make him drink? (si puo' portare il cavallo ad una fontana ma non puoi costringerlo a bere). In altre parole il cavallo e' l'economia e l'acqua della fontana la liquidita'. Impedire al cavallo di bere e' sempre possibile tenendolo lontano dalla fontana…ma portarlo alla fontana non significa che lui voglia a tutti i costi bere.

 

Massimiliano Massimini Gerbino

 

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