Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

E' sempre più difficile


"Guadagni il 70% su un titolo in pochi giorni (nonostante io l'avessi in portafoglio da molte settimane) e non chiudi? Quarda che a questi prezzi è carissimo."

Tira e ritira alla seconda telefonata del mio broker ho chiuso oggi pomeriggio Golden Star, anche meglio del prezzo a cui poi è finito in serata, ma così mi solo rimangiato quanto detto ieri. Bellosta ha ragione quando dice che bisogna aspettarsi un salutare storno per rientrare sui titoli auriferi, ma a chi vado a raccontare che volevo prendere Bema Gold Corp. al break di 0,77 ma che poi gli ho preferito TVX perchè la prima aveva già raddoppiato le quotazioni da inizio anno e mi "sembrava cara"? Questa sera ha chiuso a 1,80 dollari con un guadagno del 130 e passa percento rispetto ciò che consideravo caro!

E' vero che l'unico scopo nell'arte del fare trading è produrre profitti e quindi non si deve guardare il prezzo che il titolo fa oggi rispetto quanto faceva un mese prima o 1/2 anni prima ma psicologicamente spesso è dura da applicare con metodo. E' più facile pensare il contrario, "Se valeva un mese fa 100 ed ora vale 200 quell'azione ora è troppo cara."

Un percorso simile anche se inverso è quello tipico di colui che ha Tim a 9 euro, Olivetti a 2 (come il sottoscritto) o Bipop a 6 e Tiscali a 40. Se un anno o due fa valevano il doppio o il triplo oggi sono regalate ed ho fatto bene a comprarle a questi prezzi. Il caso vuole che poi sono finite per valere ancora meno, perfino 4/5 volte (ovvero il 60/70% in meno). 

E' necessario abbandonare questa predisposizione mentale altrimenti si rischia di non sfruttare le vere occasioni che il mercato offre.

L'effetto sui titoli auriferi potrebbe essere simile (non tanto nelle proporzioni quanto nella corsa all'accaparramento da parte del parco buoi) a quello che è stato generato sul Nasdaq dai titoli tecnologici finito poi nella più grande bolla speculativa della storia.

Sapete quanto valeva Yahoo neanche 5 anni fa? Poco più di due dollari. Poi è arrivata a 250 per ridiscendere a 16 circa. Chi avrebbe mai comprato un titolo del genere che raddoppiava ogni 15 giorni? Tutti se avessero saputo che avrebbe guadagnato anche un solo dieci percento dal prezzo di acquisto, figurarsi un più 10.000 percento in pochi anni.

 

Golden star con i suoi due dollarini non potrebbe mai aspirare a tanto perché il business suo ha un limite fisico, cosa che non esisteva per le società della New Economy per le quali le potenzialità espansive erano più che illimitate (a sentire gli esperti analisti), ma se titoli come Goldfields, Agnico Eagle, Harmony gold, Durban roodeport e le piccole junior gold companies hanno raddoppiato o triplicato negli ultimi mesi non significa nulla. Potrebbero ancora raddoppiare, è la legge della domanda e dell'offerta. Così come potrebbero decidere le mani forti che la festa è finita e l'ultimo bue è entrato nel recinto.

Finora questi titoli sono saliti sulle attese che il prezzo dell'oro cresca. E' vero che tutti danno per sicuro l'oro sui 350 dollari entro fine anno, ma se non ci dovesse arrivare il ritmo di crescita attuale non è sostenibile.

Passiamo alle note dolenti. Ennesima bastonata con il DB, ma da domani partiremo con la nuova strategia. Opera con due contratti. Uno uscirà a target il secondo seguirà il trailing stop usato finora. Le statistiche sono molto più robuste. Andando a prendere profitto spesso con un contratto succede che i risultati di uno si compensano con l'altro, soprattutto in momenti come questi in cui il mercato fa tutto ed il contrario di tutto, tutti i giorni.Dire che si usano due contratti significa che uno può utilizzare un multiplo di due, cioè 2, 4 ecc… Incominceremo ad operare con 4 minifib ed usciremo (se ci arriviamo) a target con due e gli altri due con il trailing solito. Il livello di ingresso è a 31.155 (attenzione che è vicino)

 

Siamo usciti in pareggio con Seat Pg e un minimo di perdita su Olivetti. Manteniamo la bella posizione su Mediolamun e per il resto vediamo cosa succede domani. I system intraday stentano un po', ma con un mercato come questo è già molto non rimanere schiacciati come moscerini.

Articolo di Sandro Mancini.
L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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