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Futures Internazionali ed Italiani
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Sic et simpliciter i due grafici più interessanti. SP e FIB. Che appaiono simili. Prima ancora di considerare la salita dai minimi come fine del mercato orso e conseguente ripresa del mercato toro (di lungo periodo) vogliate prendere in considerazione una ipotesi più minimale.
Consuetamente a sinistra il grafico settimanale, a destra quello giornaliero. Per entrambi i mercati, esiste questa duplice lettura, che è poi la ?summa? delle visioni che gli operatori hanno di questa fase. A dimostrazione che il grafico è l'espressione massima, per così dire, della visione globale dei partecipanti all'arena.
Dunque, in soldini, le interpretazioni possibili di questa fase di indubbio rialzo dipendono:
a) la discesa visibile da 966 a 767 ( 27105 FIB a 20665) è la fase ?5? e quindi impulsiva e conclusiva del ribasso, oppure la fase intermedia di una correzione complessa (b) ?
Ne consegue che il rialzo che stiamo osservando è la prima parte di un movimento teso a considerare esaurita la lunga e dolorosa discesa dal Marzo 2000 o semplicemente la fase ( c ) di un rimbalzo elaborato e articolato teso alla riconquista nel tempo di quota 966/1020 (27100/28500) ?
Dal momento che nella fase attuale entrambe le interpretazioni possono essere valide sotto diversi punti di vista, e che parallelamente esistono punti fermi ed obiezioni, soffermiamoci a considerare le prospettive di più breve termine, o se volete, il percorso che fino a questo punto è comune ad entrambe le ipotesi.
Coniugativamente, la medesima domanda potrebbe anzi dovrebbe essere posta a riguardo al trend del mercato obbligazionario che ha conosciuto in questi giorni, un tracollo più che eccezionale, di cui vi posto il grafico, prelevandolo dal T-Note, obbligazionario americano a 10 anni.
A dire tutta la verità in entrambi i casi, anzi nei tre casi, niente al momento appare impulsivo, pur considerando che il rialzo appare imperioso, e di converso il ribasso obbligazionario appare cospicuo.
Fermo restando che il percorso comune che affratella l'analisi di ritorno di un nuovo trend a quella di semplice rimbalzo, pur previsto e pur di durata prevista non inferiore ad ancora una ventina di sedute rimarrà tale fino alla riconquista dei valori già citati, 966 etc e 27100 etc, esistono già nella struttura di breve alcune annotazioni che possiamo definire interessanti.
Innanzitutto, una prima nota. Coloro che intravedono nel raggiungimento dei minimi assoluti la fine del ribasso e la conseguente ripresa del rialzo hanno il problema di dover classare la discesa Marzo 2000/Ottobre 2002. E possono farlo identificando tale discesa come un grande movimento di natura ?A? di durata due anni, dovendosi quindi attendere un contro movimento di natura rialzista di analoga durata, e di analoga intensità, a formare nel tempo una grande ?B?.
Ragion per la quale, non possono aspettarsi necessariamente un rialzo di forma impulsiva, ma semmai un rialzo assai articolato e vorrei dire assai complesso, teso a organizzare, sempre nel tempo, una serie di ABC, e/o comunque di movimenti caratterizzati da andamenti non impulsivi, semmai permeati di grande volatilità, scarsa direzionalità, fatta eccezione di questo primario, votato al rapido allentamento dal territorio dei minimi. Non a caso, precedentemente ci siamo focalizzati sulla figura di Wedge seguita dall'altrettanto rapida riconquista delle aree 23500/24000 (880 SP).
Quindi la loro aspettativa, non è tanto in una struttura canonica tipica del rialzo, impulsiva cioè, quanto nell'attesa di una complessa struttura correttiva ? e comunque capace di rialzi significativi e cospicui ? semmai con la concentrazione necessaria a riconoscere l'algoritmo genetico che ne potrà ripetere la struttura più in grande ogni volta;
coloro che d'altra parte sono ancora alla ricerca della formazione di ( C ) di cui sopra, e in parole spicciole, attribuiscono al momento in essere l'ipotesi di rimbalzo ? ancorché dilatato nel tempo e nei punti, tanto è vero che fino a 27000 sono sotto un certo aspetto tranquilli - sono viceversa concentrati nell'osservare la sequenza impulsiva, e sono necessariamente spiazzati dalla mancanza di 1-2 necessaria a poter classare questo movimento secondo tali canoni.
Fin qui le due grosse scuole di pensiero che allo stato attuale delle cose, raccolgono la grossa battaglia non tanto tra rialzisti e ribassisti di lungo periodo , quanto tra rialzisti da qui alla fine dell'anno e ribassisti da gennaio/marzo 2003.
L'idea generale è pertanto quella di focalizzarsi sull'ultimo movimento e non tanto sul raccordo precedente, rimandando alla raccolta di futuri elementi l'analisi generale con le proprie linee guida per il grande periodo.
Uno dei grandi assunti che mi sento di sottoscrivere e proporre in questa particolare fase di mercato, è mutuata da un pregevole e ragguardevole libro di Vic Sperandeo, caposcuola e trader ancora attivo, che commentando uno dei suoi celebri errori ( fare tesoro degli errori altrui ) diceva che il peggior gioco a cui giocare, non è tanto nell'individuare la futura tendenza del mercato quanto ignorare quello (il gioco) a cui il mercato sta giocando in quel particolare momento.
Cioè a dire, che indipendentemente da quello che sarà il futuro visto in prospettiva di lungo respiro, un errore fondamentale da evitare, è proprio quello di non riconoscere quando il mercato dimostra di seguire nuove regole, nuovi convincimenti.
Sotto questo aspetto occorre riconoscere che la chiamata e il ragionamento logico di Luca Barillaro appena prima del raggiungimento dei minimi è stato esemplare, a testimonianza di una lucidità nell'interpretazione del mercato, attualmente senza pari, visto che è stata fatta non solo in tempi non sospetti ma in un contesto estremamente negativo e assolutamente anticonvenzionale. Buon per il LombardReport ( e per gli abbonati ) e per lo stesso Luca e i propri clienti. C'è di che esserne fieri e a me fa piacere poter lavorare assieme a collaboratori Lombard di questa qualità. Insomma complimenti a Luca.
Dunque, adesso.
Fuoriusciti dal wedge di cui in qualche Report fa con ortodossa violenza, e rapidità, repentinità, si pone adesso il problema di dove il mercato segnerà i propri limiti.
Volendo seguire l'ipotesi ( C ) dovremmo pensare, come già scritto stamani, che un prossimo massimo in area 24000/24250 potrebbe completare una prima sequenza, e che quindi il momento per una modesta o più marcata inversione di breve non sia del tutto lontano;
tuttavia tutto questo preambolo serve anche per sensibilizzare quei pochi che potrebbero aver avuto la pazienza di seguire finoa qui, nel non scartare l'ipotesi di un andamento non impulsivo e tuttavia teso a non leggere la consequenzialità di un andamento impulsivo, nel qual caso, il mercato potrebbe ignorare appunto l'ortodossia della struttura, e conseguentemente essere teso alla riconquista di 27000 previa fermata temporanea a 25000 circa, giusto per spiazzare i più.
Per il momento vorrei fermarmi qui, giusto il tempo per far digerire i concetti espressi e per lasciare al mercato il compito di fornire maggiori dati.
Dal punto di vista operativo, venerdì la chiusura sopra 23300 ha richiesto il mantenimento delle operazioni ancora rialziste, che ancora oggi rimangono in essere. Ancora una volta, il canale di volatilità farà da testimone circa la necessità di un exit, che viene posto quindi sotto a 23180 chiusura giornaliera.
Queste saranno comunque le linee guida. A tutti buon trading. Sento di dovermi scusare se il commento può risultare non completamento comprensibile ma ricordo che se ci fosse necessità di maggiori chiarimenti, rimango comunque a disposizione: riconosco che lo scrivere è assai più complicato che fare grafici (?!) specie se si vuole richiamare tutti gli elementi a sostegno di una o dell'altra ipotesi. Il proponimento era comunque quello di fornire elementi per un proprio giudizio. Spero di esserci riuscito. Torneremo in seguito sull'argomento dal momento che il tempo non mancherà
( riproduzione riservata )
Non vi è certezza circa il comportamento futuro. L'investimento sul mercato azionario e su quello dei derivati comporta un rischio
APPENDICE TECNICA
I grafici in Tempo Reale sono stati ottenuti con l'ausilio di CQG ,USA ed analizzati con il software Advanced GET Real Time, versione 7.1.1 build 300. I grafici di Fine Giornata sono ottenuti con l'ausilio di CDB,Torino ed analizzati con il software ADVANCED GET EOD, versione 7.6 build 205. Si ringraziano CQG Italia, CDB Torino e TTI, Akron per il permesso di riproduzione.
LEGENDA
- 1,2,3,4,5. Indica una fase di forte direzionalità: vedi alla voce ?trend?. - AutoGANN line : funzione che permette di tracciare linee di GANN in modo automatico; nella versione Real Time il programma provvede ad auto-ottimizzare queste linee, in modo automatico, tramite l'uso dei pivots - ABC. Indica una fase di correzione : vedi alla voce ?correzione?. - Area MOB (Make Or Break). Area test dove un mercato può invertire la propria tendenza, o accelerarla. Utile per definire la presenza di onda correttiva o di impulso ( Elliott Wave ?C- Elliott Wave ?3-). Dalla versione Get 7 in poi l'indicatore è corredato di due linee verticale nere all'interno del rettangolo colorato: servono per definire quando attenderci il test in oggetto. - Bias Reversal. Correlazione nel tempo tra due Pivots precedenti. Utile per identificare ideali bruschi cambiamenti di mercato. - Canale di Volatilità. Insieme di rette parallele che accompagnano un movimento, misurando la componente volatile originata da un punto di pivot. Caratteristica del canale è quella di autoadattarsi. Utile per segnalare la fine di un movimento, e per proteggere una posizione già iniziata. Il canale viene misurato per ?default? in un intervallo compreso tra +/- 2 dvz std. Il numero che compare alla base del canale ( es; 0,987 ) rappresenta l'Indice di Pearson e misura l'affidabilità del canale stesso, in quel momento. Valori inferiori a 0,93 ( 93%) sono da considerarsi scarsamente significativi. - Chi Controlla Il Mercato. Tecnica che rappresenta l'ultima evoluzione dell'Oscillatore. Si cerca di capire chi effettivamente tiene in mano il mercato. Si applicano Oscillatori di diversa lunghezza ( 5/17;5/35;10/70). - Correzione. Altrimenti detta di congestione, neutralità, lateralità, rumore definisce una fase di mercato non direzionale, durante la quale cioè no