Venerdì : la lunga odiessea degli aumenti di capitale di Banca Antoveneta e Meliorbanca termina. Dal prossimo lunedì le due azioni non saranno piu' gravate dall 'incubo dell 'aumento di capitale,vera spada di damocle per il risparmiatore.Ecco un breve flash per chi segue i due titoli.
Banca Antonveneta : termina l 'aumento con emissione di 1 nuova azione a 10,50 euro ogni 5 possedute. Il diritto,costantemente sopra euro 0,75,mostra una insolita fermezza. L 'azione acquistata con i diritti risulta finora mediamente a sconto solo dell '1%. L 'acquisto è ovviamente conveniente se la differenza del titolo acquistato con i diritti rispetto all 'azione risulta decisamente superiore in quanto per una settimana circa le nuove azioni sottoscritte non sono facilmente vendibili. Probabilmente le banche stanno rimpinguendo le loro partecipazioni. La banca Antonveneta guadagna il 23% dall 'inizio dell 'anno,un aumento in media con il settore.
Meliorbanca offre 20 azioni nuove ogni 127 possedute a euro 4,00. Qui addirittura per molte sedute si è visto un vorticoso rigiro di diritti (oggi quasi 20 milioni) trattati talora oltre la parita' con l'azione o con un minimo sconto. Si scambiano 30.000 azioni e 20,000.000 di diritti. Una cosa molto strana. L'azione ha perso il 4% dall 'inizio dell 'anno per le note vicessitudini,aggravate da vendite di titoli da parte di azionisti presenti nel CdA che hanno sfavorevolmente impressionato. Pero' potrebbero essere loro a rientrare tramite diritti.A pensare male…
Soltanto il Credito Artigiano ha perso di piu' nei primi 11 mesi dell 'anno(tra l'altro senza ragione palese) : – 10% rispetto a Meliorbanca .Le due altre banche in perdita (Lodi,affossata dalle vendite di chi sconta le prossime cessioni che verranno fatte dagli azionisti Cremona e Banco di Chiavari post-OPA non fanno testo. La banca di Gallo è tra gli istituti meglio piazzati a sfruttare il prossimo risveglio economico. Se poi classera' la Banca della Nuova Terra offrendola in sottoscrizione ai soci,come promesso un anno fa…Il ritardo nella cessione della Banca della Nuova Terra è dovuto a intralci burocratici che in borsa si pensa siano imputabili -senza prove-a Banca d 'Italia. Ora la lunga gestazione potrebbe essere alla fine.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)