Da un’idea a un modello da imitare Vico del Gargano


S. Valentino, patrono degli innamorati di tutto il mondo ma anche di Vico del Gargano, questa volta ha fatto un altro vero miracolo. Il borgo, una delle innumerevoli perle italiane che di tanto splendore ereditato dalla sua storia, giace su un colle di pietra vulcanica in un lento e fin’ora inarrestabile oblio, ha vissuto il 14 febbraio una nuova rinascita.

Un’idea degli amministratori del comune di Vico del Gargano, proprio in questo gioioso giorno di festeggiamenti, è diventata una realtà.

Un progetto che trova ispirazione dalla bellezza del posto; un’idea il cui stesso nome la descrive con tutta la passione dei suoi promotori, "Parole di pietra scolpita" : un albergo diffuso nel centro storico di Vico del Gargano per rinnovare con intelligenza l’eterno patto tra l’uomo e la pietra, l’ambiente e la natura che in questi luoghi si esprime ancora incontaminata.

Ma il miracolo non si ferma certo qui. A contribuire alla realizzazione gli l’architetti Gae Aulenti e Tano Lisciandra, orgoglio italico nel mondo, hanno accettato l’incarico per la progettazione dell’iniziativa; Inoltre per la prima volta si sono resi attivi uniti nello sforzo oltre al Comune di Vico, la regione Puglia, la Provincia di Foggia, la Comunità Montana del Gargano, L’Ente Parco del Gargano e la Comunità Europea.

Tutti insieme con l’appoggio unanime degli abitanti accorsi numerosi, hanno espresso la volontà di fare di Vico del Gargano un modello di recupero del Borgo antico, ma soprattutto di rivalutazione dei valori tipici del territorio e la calorosa accoglienza dei suoi abitanti.

La realizzazione del progetto sarà gestita attraverso la "Stu" già costituita (società di trasformazione urbana), un nuovo soggetto giuridico previsto dalla normativa che consente alla pubblica amministrazione di operare con una vera e propria S.p.a. con la partecipazione di capitali privati.

In questo caso gli enti pubblici parteciperanno sia con il conferimento dei beni immobiliari interessati dall’operazione ma anche con fondi e le infrastrutture necessarie, i privati potranno partecipare conferendo i loro beni immobiliari qualora gli stessi fossero inseriti nell’area di interesse del piano e/o contribuendo con le opere di ristrutturazione necessarie. E’ prevista anche la possibilità che all’iniziativa partecipino anche aziende private che verranno considerate strategiche nell’ambito della crescita del progetto.

Il risultato atteso sarà oltre che un restauro conservativo, anche un’opportunità di sviluppo per l’intera comunità di Vico e dei comuni del Gargano in un’ottica di valorizzazione delle tradizioni, dell’artigianato e della produzione di prodotti tipici, nonché l’opportunità di un incremento del turismo anche in periodi non tipicamente estivi.

L’architetto Aulenti dopo la presentazione pubblica ha confermato la sua decisione di partecipare ancora con più entusiasmo "L’appassionata partecipazione di tutti mi ha sorpresa e commossa…… Il progetto Albergo Diffuso non è un’idea , è già una realtà."

Grazie quindi a Piero Amicarelli (sindaco di Vico), Matteo Fusilli (Presidente ente parco), Antonio Mazzamurro (Presidente della comunità Montana del Gargano), Antonio Pellegrino (Presidente amministrazione Provinciale), Raffaele Fitto (Presidente della Regione Puglia), Nicola Apruzzese (Assessore Edilizia Ambiente e Arredo urbano di Vico), Giuseppe Pompeo Maratea (Assessore alla Comunità Montana) e a tanti altri che hanno dimostrato l’effettiva possibilità di salvare in modo costruttivo il patrimonio di noi tutti, e che questo possa rappresentare un modello di successo ovunque replicabile.

Giuliano Azzimonti

 

(articolo di Sandro Mancini)

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