In italiano il motto della RAF "Strike hard , strike sure" rende poco l'idea ma il lavoro degli anglo-americani è giunto alla fase finale che però potrebbe anche essere la più pericolosa e la più lunga. La vittoria è ancora lontana nonostante i proclami dei media che si lasciano andare a valutazioni troppo emotive in un senso e nell'altro.
I fattori positivi , oltre alle conquiste sul campo, sono sicuramente:
- l'uscita dalla guardia repubblicana da Bagdad è un indizio interessante che può far presumere all'assenza di cose o persone da difendere nel centro della città (fuga di Saddam già avvenuta)
- come scrivevo da tempo la storia insegna che chi ha la supremazia dell'aria nel deserto vince sempre.
- il black out di Al Jazeera è una conseguenza palese del rifiuto dei giornalisti arabi di documentare la vittoria anglo americana ormai prossima. Nel mondo arabo infatti non è tollerata la sconfitta e la tv del Qatar potrebbe avere problemi.
- Se si dovesse sapere che Saddam è fuggito, oltre alla magra figura da topo che abbandona la nave che affonda , una rivolta popolare verrebbe favorita.
L'incognita principale rimane ancora legata all'uso di armi chimiche e sorprende come Germania e Francia con il loro seguito non si siano chieste come mai ci siano arsenali di maschere anti gas in tutto l'Iraq.
Un collasso del regime però sarebbe salutato da un rialzo tanto violento quanto imprendibile. Lo si vede anche dalla velocità dei rialzi quando il mercato parte. Sopra 23200 di mib30 viene anche completato il testa e spalle rialzista con target 26200. Per questo mantengo l'outlook positivo .