Gli amici abbonati ci chiedono dove investire il controvalore incassato con la fortunata operazione Immsi.
Con una borsa pericolosamente improntata al ribasso la scelta non è facile,se si desidera rispettare la fondamentale regola del lombard report.com : "prima non prenderle".
Il settore bancario si è risollevato dalle quotazioni segnate a fine settembre. I due articoli pubblicati in tale occasione mostravano l'assurda sottovalutazione di Banca popolare di Cremona a euro 6,50 e del Banco di Sardegna a euro 7,50.
Le due banche sono rimbalzate del 40% (Cremona) e del 25% (Sardegna). Ci sembravano allora le due migliori occasioni a scarso rischio in quanto patrimonialmente sottovalutate. La Popolare di Cremona ha mezzi propri per oltre 6 euro e il Banco di Sardegna supera i 13 euro.Il rischio era limitato.
Pochi valori non sono rimbalzati dai minimi di fine settembre.
Tra questi troviamo una nostra vecchia conoscenza : la Banca Popolare dell'Emilia Romagna.
Gli amici abbonati ricorderanno il primo a acquisto nel 1999 e successiva fortunata vendita a prezzi decisamente superiori e la seconda puntata sull'azione in occasione dello stacco del diritto di assegnazione gratuita di azioni.
Ora BPER si presenta con questi numeri :
-Quotazione attorno a euro 30 dopo un minimo a fine settembre di euro 28,5 ed un massimo di 37,5.
-rapporto capitalizzazione/mezzi propri pari a 1,6
-dividendo del 2,6%
-rapporto prezzo/utile 14
-capitalizzazione di circa 4000 miliardi
-semestrale positiva
I dati sono piu' allettanti di quelli della Banca Popolare di Sondrio ( ( capitalizzazione/mezzi propri 2,3, dividendo 1,5%, p/e 32)l'altro colosso quotato sul mercato ristretto,ma inferiori a quelli della Popolare Luino-Varese ( che capitalizza solo i mezzi propri e ,sulla base del dividendo distribuito l'anno scorso, dovrebbe rendere il 6%). Altri istituti di credito quotati sul largo mercato hanno numeri ancora piu' positivi.
Quello che ci affascina è il colpo gobbo messo a segno dalla Banca popolare dell 'Emilia Romagna quest 'anno passato abbastanza sotto silenzio : la conquista del Banco di Sardegna.
La popolare modenese( 37° banca per mezzi amministrati all 'inizio del 2000) ha infatti preso il controllo del Banco di Sardegna ( 40° istituto) pagando le azioni ordinarie (non quotate) del Banco euro 27,6 , neanche due volte il valore patrimoniale del titolo quando tutte le altre transazioni di banche avvengono ad almeno tre volte tale parametro. BPER in tale occasione ha inoltre speso solo lo stretto necessario : il 51% del capitale.
Una successiva operazione sul capitale del Banco di Sardegna ,con emissione di azioni ordinarie a euro 17 ha permesso di diminuire ulteriormente il prezzo di carico delle azioni ordinarie.
L ' emissione di azioni privilegiate offerte agli azionisti di risparmio a euro 12,5 – e da questi snobbata come testimoniato dal forte inoptato-dovrebbe essere stata rastrellata,secondo voci di borsa,da BPER.Questa banca inoltre continua a rastrellare le azioni di risparmio come provato dalle periodiche comunicazioni alla Consob.
In pratica con poco piu' di mille miliardi BPER controlla ora una banca con un patrimonio superiore a tale cifra e mezzi amministrati superiori ai 15.000 miliardi che ,come da semestrale,tornerà quest'anno a denunciare buoni utili.
Riteniamo che il mercato non abbia debitamente valutato queste notizie.
In pratica la cessione del pacchetto di controllo del Banco è avvenuto sopra le teste degli azionisti di risparmio…. Pero' c'è un risvolto della medaglia. Se la vendita ( o svendita) ha deluso gli azionisti del Banco di Sardegna ,come testimoniato dalla valanga di commenti, l ' affarone dovrebbe avere messo le ali ai titoli della BPER che si trova ora a controllare praticamente il credito in Sardegna ,una regione sulla quale puntavano molti istituti di credito. Ma il mercato non ne ha tenuto conto ed il titolo è sceso.
Ora sembra aver trovato uno zoccolo attorno a euro 30. La quotazione massima delle azioni era stata toccata meno di due anni fa a euro 54,25.Ma allora gli utili di BPER erano inferiori e l 'acquisto del controllo del Banco di Sardegna per un migliaio di miliardi una vera chimera…
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)