Autostrade Meridionali,come recita un comunicato non riportato dai giornali finanziari,ha chiuso il 2001 con un utile netto pari a 9,5 milioni di euro,in crescita rispetto ai 5,6 milioni registrati nel 2000. Il CdA proporrà all 'assemblea dei soci convocata per il 12 aprile un dividendo di euro 0,62 contro euro 0,413 del precedente esercizio.
Il patrimonio netto è ora di 51,3 milioni di euro a fronte dei 43,6 milioni del 2000.
Utile e dividendo crescono percio' del 50%. Agli attuali livelli di euro 16,5 il titolo rende percio' circa il 4%Il rapporto prezzo/utile ( capitalizzazione 72 milioni di euro,utile 9,5 milioni) è pari a 7,57.
Sono dati che differiscono consistentemente ,in senso positivo,da quelli delle due altre concessionarie. Secondo Milano Finanza il P/E previsto per la Torini Milano è infatti pari a 8,8 mentre quello di Autostrade-che tra l'altro controlla proprie le Meridionali e percio' è facilmente paragonabile alla controllata per metodi contabili e di gestione) è un astronomico 25,3. Eppure sulle Autostrade tutti sono rialzisti. ed il titolo è sui massimi .
Invece le Meridionali crollano da tempo. Solo 14 mesi fa quotavano euro 37,50. Ora sono piu' che dimezzate a euro 16,5.
La ragione di tale anomalo comportamento è riconducibile ad un rubinetto aperto di vendite. Si tratta di posizioni aperte due/tre anni fa,secondo voci di borsa,in attesa dell 'attesa,vociferata ( e mai avvenuta) incorporazione in Autostrade. Sul mercato circolavano perfino i rapporti di concambio per l 'incorporazione di Meridionali in Autostrade. Tale operazione sembrava logica : Autostrade controlla il 58,98% delle Meridionali. Una incorporazione avrebbe diminuito le spese fisse e permesso economie di scala.
Lo smantellamento di queste pesanti posizioni rialziste ha provocato il crollo verticale del titolo in quanto la farraginosità degli scambi e la scarsa liquidità pesano sulle vendite forzate.
Un mese fa si è visto sul "book" di Autostrade, per talune sedute , un ordine di vendita di circa 23.000 pezzi con un solo nominativo. ad un prezzo superiore alle attuali quotazioni di un buon 15%. Tale ordina è successivamente scomparso . Ora appare invece un ordine di vendita di 2500 azioni ogni giorno a euro 16,50. Se tale ordine viene parzialmente eseguito,nella seduta successiva viene reintegrato.
La scarsa liquidità del titolo ci impedisce di esprimere un giudizio di compravendita.
L 'ordine di vendita funziona da "tappo". Consigliamo di monitorarlo attentamente. Quando tale rubinetto di vendite sara' esaurito il titolo tornerà ad essere seguito dagli speculatori piu' incalliti.
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