Buona giornata buon Emilio. Vorrei tornare sull'argomento "yellow". Non tanto tempo addietro non ricordo l'articolo in particolare tu parlasti che fino alla tenuta di tre clienti nessuno può eccepire niente perchè non considerato Gestore. (scusami per delle inesattezze o non precisi ricordi). A chi non capita di non passare degli ordini sul conto on-line del proprio suocero o della sorella o di un amico più prossimo? Che poi lo diventi una consuetudine stà a dimostrare che si ricade nel caso di gestire risparmi di altri? Io personalmente ho un amico con partita iva da consulente finanziario che fa consulenza a tutti gli effetti dando indicazioni di mercato e consigli utili di come muoversi nel campo della finanza. Aiutami a capire in questo marasma generale quali sono i campi su cui ci si può muovere e fino a che punto qualora un cliente te lo chiedesse perchè poi se i soldi sono suoi non vedo perchè non ne possa disporre a suo piacimento come spenderli o gestirli o quant'altro non lo si possa fare? Scusa ma il tutto è preso a pretesto volutamente per avere un tuo luminare consiglio. Insomma se io lo volessi lui non mi può gestire alcuni miei risparmi ovviamente dietro mio acconsentimento? Ma dove siamo arrivati qualcuno ci può obbligare a non farlo? Anche perchè le vicende passate di fondi d'investimento promotari finanziari società primarie di gestione non ci hanno già fatto rimettere abbastanza? Fortunatamente da quanto abbiamo conosciuto il Buon Tommasini le cose sono cambiate. A presto tuo affezzionatissimo sostenitore.
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Premesso che l'Italia è il regno dell'incerto, posso solo fornire alcuni dettagli perché visto che l'avvocato Esposito è entrato come un carro armato nella vicenda io ben poco posso contro di lui.
- molte sim (ad esempio TWICE, che ha un direttore generale, tale Enrico Bellazzi, molto attento a queste cose e sopraffino nel diritto) non permettono più di due deleghe così presumendo che oltre quelle si passa alla gestione.
- molte sim in casi di gestione occulta consigliano di costituire delle società semplici titolari del conto, quindi una forma di comproprietà, dove ovviamente non deve esistere sproporzione tra una quota e l'altra (della serie 99,9% ad uno e il resto all'altro).
- esiste una sparuta giurisprudenza sui sociali di Borsa, ma siccome in questo periodo con la premiazione del 4 di giugno vado di fretta non ti so dare gli estremi delle sentenze
- l'avvocato Esposito, al quale ho telefonato per complimentarmi di leggere il Lombard Forum (ha confessato di essere un lombard fans), mi ha ribadito che l'art. 166 della Draghi non ammette eccezioni, ad esempio il figlio che gestisce per il padre, c'è l'obbligo dell'azione penale, etc. etc.
- per avere maggiori informazioni ti consiglio di consultare l'archivio dei pareri di www.consob.it, una vera miniera
- la legge dovrebbe sempre essere applicata cum grano salis: è chiaro che quando il padre si arrabbia perché il figlio gli ha perso i soldi, l'amico del cuore non è più del cuore e ti denuncia, il cliente tutto amore e ciccia con il suo mentore vuole fare da solo e ti vuole eliminare, etc. etc. la casistica può essere ampliata a discrezione di ciascuno con mogli infedeli, segretarie, russe, cubiste, etc. etc. alla fine capirai che il problema è sempre l'altro. Ovvero sei nelle mani del tuo cliente – gestore che decide della tua sorte. Poi sulla obbligatorierà dell'azione penale, beh su questa ho sempre delle sorprese come italiano. Ad esempio so di due funzionari della Consob che sono lettori assidui del Lombard e un'altro del forum, so che ci monitorizzano come tutti gli altri siti. Se hai fatto il militare sai che i marescialli vanno a seconda dell'umore della giornata e quindi oggi denunciano domani no, oggi no domani si. Basta aspettare a vedere cosa succede a Yellow. Poi lo sapremo. Anche se in Italia non c'è mai niente di definitivo.
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