Gli indici mondiali con questo rally e congestione si sono per bene scaldati i muscoli e, come l’atleta, sono ora fermi ai blocchi di partenza pronti, come speriamo in molti, allo scatto. Non sempre però lo sparo dello starter da al primo colpo il via alla gara: false partenze e problemi vari sono una costante. Così le borse di tutto il mondo o gran parte di esso (notare come quest’ultimo rialzo sia stato “globalizzato”) presentano molte carte in regola per partire, ma la semplice rottura delle resistenze non potrà rappresentare una assoluta presunzione che i tempi sono cambiati. Il sistema infatti è ancora fragile ed anch’esso in congestione, con gli ultimi dati macroeconomici USA ed EU che vanno a confermare tale tesi. La FED oramai ha fatto la sua mossa e recupera dai suoi prestiti solo parte dell’inflazione, i cittadini continuano a comprare indebitandosi mentre l’industria arranca. Nel frattempo l’Europa, con un PIL da fame, una inflazione sistematicamente sopra il 2% e un Banca Centrale inamovibile, guarda a est nonostante abbia dimostrato una palese incapacità di dare avvio a quelle strategie necessarie per la formazione di un’area monetaria ottimale: riduzione del grado di divergenza e aumento della flessibilità. In questa situazione un deciso crollo della fiducia, magari dovuto a fatti totalmente estranei alla Borsa come, ad esempio, tensioni politico-terroristiche, potrebbero spazzare in un attimo il lavoro messo in piedi dagli indici.
Tutto questo però non deve spaventare perché, come detto più volte, quest’ultimo rialzo presenta una migliore qualità rispetto ai precedenti anche se, per le motivazioni appena espresse, si deve esser pronti con il grilletto per sparare non appena se ne presenti l’opportunità.
Tra i titoli sotto osservazione l’unico movimento importante lo ha fatto segnare Air Dolomiti che dopo la rottura della resistenza sta quest’oggi confermando il suo buon momento. Per il resto, permane la fatica a correre verso nuovi massimi e ad uscire dalla lateralità, inoltre, guardando alla lista filtrata della forza relativa si può notare, visti gli ampi spread tra i vari titoli, che vi è stato una certa diminuzione di attività sulle società più forti del mercato a bassa e media capitalizzazione. Da notare infine il notevole rialzo nei volumi di Ducati.
Forza Relativa Percentile:
Al prossimo report.
Grafici elaborati su dati www.clubdiborsa.com