Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

A chi conviene?


   E' chiaro ormai che la guerra ingaggiata dai Market Makers sui covered warrants nei confronti degli operatori privati ha assunto toni e metodi da vera e propria prevaricazione dei più elementari diritti. Per portarsi a casa la pagnotta ogni giorno questi signori fanno il bello ed il cattivo tempo. Se decidono che il disgraziato di turno deve essere bastonato, non c'è mercato che tenga, questo soggetto finirà sacrificato sull'altare del "Il più forte sono io e guai a voi se pensate di essere meglio di me".

   Non c'è dubbio che questi semidei hanno non solo il coltello dalla parte del manico, ma nessuno che effettua su di loro il minimo controllo. Così mentre l'indice MIB30 perde il 2%, si vedono cw call sull'indice che salgono del 20%. Perché si domanda uno, semplice, il MM ha alzato la volatilità. Ma se la volatilità storica è scesa, ribatte il disgraziato di turno incappato nelle forche caudine, sì ma i nostri modelli ci dicono che la volatilità… bla bla… Ma lei non è quello che ha shortato quel cw? Sa che a noi non piace chi shorta i cw… Ma se la banca me lo consente perché non dovrei farlo? Perché, potrebbe ribattere il MM se tutti comprate non abbiamo grossi problemi, già facciamo prezzo al 50/60% più caro rispetto le MIBO e quando ci pare possiamo tagliare i prezzi mantenendo elevati i nostri guadagni. Invece quando qualcuno ci rompe le scatole con gli short, se questo indovina il movimento giusto ci può far del male e non possiamo alzare i prezzi più di tanto.

   Ovvio che questo colloquio è immaginario e forse surreale, il problema tuttavia esiste. Su Bloomberg TV i vari enti emittenti annunciano raggianti che gli scambi sui cw hanno recuperato i fasti dell'anno 2000 senza però comunicare quale sia l'open interest.

   Cioè quanti dei cw scambiati quotidianamente rimangono nelle tasche degli investitori a fine giornata? Secondo me molto pochi. In realtà il fatto che le scorrettezze siano all'ordine del giorno deriva proprio dalla mancanza di trippa per gatti. Sul mercato dei cw ci sono ormai solo scalpers che tengono il titolo pochi secondi o qualche minuto quando va bene ed i MM devono lottare con i denti per non diventare una macchinetta da soldi. Così sanno che se tengono un tick di spread tra denaro lettera e si muovono regolari per qualche ora od anche un giorno sono presi d'assalto. La rete viene così tessuta con pazienza ed alla fine chi vi rimane impigliato è pronto per la graticola. Perché di sdentate si tratta. Se si perdono cento tick su un cw shortato solo perché il MM ti vuole dare una lezione, quando invece se ne dovevano guadagnare almeno la metà, significa finire col perdere il guadagno di mesi.

   Ma a chi giova tutto questo? Non saprei, sicuramente gli enti emittenti mettono le mani avanti nei confronti degli scalpers, ma poi se non ci fossero loro chi opererebbe con quegli strumenti? Peccato che nessuno intervenga in questa giungla in cui il primo e più grande nonsenso è considerare questi strumenti dei prodotti derivati e poi trattarli alla stregua di un comune titolo azionario, anzi peggio perché sulle azioni si può rimanere short overnight, mentre sui cw se ci provi nell'intraday passa prima a comprarti una corda perché dopo potresti non avere più i soldi neanche per quella.

Articolo di Sandro Mancini.
L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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