Spiace sinceramente mostrare tanto pessimismo, ma raramente in questi ultimi anni (e vi assicuro che la seconda metà del 2008 e del 2011 non sono stati momenti facili) mi sono ritrovato a convivere con la paura che il nostro paese non ce la faccia a risollevarsi dalla situazione in cui si è andato a cacciare.
E se fino ad oggi ho sempre, ripeto sempre, considerato i momenti di storno sull'obbligazionario come clamorose opportunità di acquisto, questa volta "il mio stomaco" mi dice di non pensare alla performance (che peraltro per il 2012 sarebbe già ottenuta grazie a quanto fatto nei primi 3-4 mesi) ma di pensare solo unicamente a preservare il capitale.
Il trader che è in me si vergogna molto, ma sappiate che farei la firma affinchè il mio patrimonio da qui a fine anno si svalutasse non oltre il 5%.
Mariani troppo pessimista?
Cari abbonati, vi garantisco che se tra 6-8 mesi mi prenderete in giro per quanto affermato oggi io sarò il più contento di tutti, perché vorrebbe dire che molte cose si sono sistemate ed in quel caso credo che non avrei problemi a guadagnarmi l'agognato "tozzo di pane" .
Negli ultimi 10 giorni sull'obbligazionario high-yield ho venduto le Goldman 4 febbraio 2013 a 98,16 (chi le ha acquistate da me si accontenta di un misero 2,69%…) e, con estrema sofferenza, ho alleggerito anche in perdita le Unicredit LT2 2018 per ridurre sotto il 50% la mia esposizione in (dovesse normalizzarsi la situazione questa e l'altra LT2 Unicredit in portafoglio saranno le prime obbligazioni italiane nel mirino).
Poi il mio piano è da qui al 17 giugno (giorno delle elezioni greche) diverisificare il restante 50% del portafoglio in valute diverse dall'euro e più precisamente franco svizzero (sul quale ho già iniziato ad acquistare qualcosa), corona norvegese e dollaro di Singapore (su scadenze non oltre il 2015). Sono invece molto indeciso se diversificare acquistando anche bund decennali, visto che questa sembra l'idea avuta da tutti e che ha portato questo strumento ad essere ormai sopravvalutato, mentre i bund corti potrebbero rappresentare una valida alternativa.
Qualcuno si chiederà perché ho escluso il dollaro americano e la risposta è semplicissima: avendo già asset in portafoglio (titoli azionari minerari e argento) in questa valuta non prenderò in considerazione bond in dollari.
Concludendo ripeto fino alla noia che l'obiettivo del mio portafoglio (il cui nome andrebbe modificato da high-yield a very very low yield ) da qui a fine anno cambia diametralmente: non cercare minimamente la perfomance, ma solo e semplicemente salvaguardare il più possibile il mio patrimonio.
VENDITE:
A 98,16 tutte le Goldman 4 febbraio 2013 in portafoglio con prezzo di carico 89,21
A 81,16 un 5,5% di Unicredit LT2 31 marzo 2018 in portafoglio con prezzo di carico 84,48
ACQUISTI:
A 106,08 un 15% di General Electric 3% 16 ottobre 2015 in franchi svizzeri (Isin: CH0018194818). Questa obbligazione senior paga annualmente cedole del 3% per un rendimento annuo lordo a scadenza dell'1,14%. Su questa obbligazione non mi sono coperto dal rischio di cambio (acquistate con cambio /CHF= 1,2008)