Uno sguardo al nostro SPmib con l'analisi di Gann


Per una volta non parlo del portafoglio della rubrica che tengo qui su Lombard, ma riprendo una cara vecchia mia abitudine, ovvero quella di usare l'analisi di Gann per uno sguardo generale. La situazione internazionale mi sembra davvero delicatissima, ma come sempre ho usato fare non terrò conto delle notizie che si susseguono in questi giorni, ma analizzerò semplicemente gli aspetti grafici, oltretutto senza fare analisi intermarket, ma ottusamente solo ed esclusivamente sul nostro future, come sempre e solo facevo negli anni passati. Questo approccio, seppur giustamente criticabile, tende invece a dimostrare come il prezzo già esprima nella sua valutazione tutto quanto è necessario sapere, essendo quindi sufficiente a mettere in piedi dei comportamenti corretti nelle proprie scelte di investimento (o di trading, a seconda dell'orizzonte temporale).

 

Il rapido sguardo avverà su due piani, come usanza ganniana: il prezzo e il tempo.

 

Partiamo quindi dai grafici, visualizzazione della componente del prezzo. Sugli angoli di Gann ho scritto tanto in passato, e la letteratura in proposito è vastissima. Di certo, io non ho un approccio ortodosso, pur essendo certo della correttezza del mio (un pò di vanagloria non l'ho mai nascosta): l'angolo che io uso per la 1×1 è non solo fisso e pressochè immutabile nel tempo, ma anche non discende per forza da un conto numerico ganniano, ma è frutto di quello che, visivamente, pare essere il miglior rapporto di crescita media nel lungo periodo per quel dato indice. E' noto infatti come io usi 46 punti giorno di crescita media sull'SPmib. Ma non solo: oltre la sua immutabilità e derivazione non fissa, ho sempre sostenuto che l'angolo daily è in un rapporto costante su qualsiasi mercato con il corrispettivo angolo weekly e monthly. Ovvero il moltiplicatore che unisce i tre tipici time-frame (D,W,M) è costante per qualsiasi grafico che si voglia usare. In base a questo rapporto quindi, per me assume enorme valenza l'angolo mensile, in particolare quando storicamente sul grafico ha fissato punti nodali e si è poi confermato nel tempo tale.

 

In base a questo assunto, il nostro indice si trova sui grafici mensili in un punto davvero che più cruciale non si potrebbe, essendo andato in luglio a ritestare la 1×8 che sale dal 1995 e che ha fermato i prezzi per tutto il 1996, nel 2002 e nel 2003. Trattasi quindi, secondo l'analisi di Gann vista dai miei occhi, del più importante supporto presente storicamente sul nostro future (un tempo Fib30, oggi SPmib40). Nella figura 1 a seguire, essi sono nominati come punto 1 (1995/1996), punto 2 (2002/2003), punto 3 (2008). Oggi questo angolo 1×8 rappresenta una trend-line, lo so bene, ma assume valore assai maggiore nel momento che esso è angolo frazione fissa (un ottavo) della 1×1 e che fu da me tracciato nel 1998 e da allora mai più cancellato dai miei grafici.

 

 

 

Osservando attentamente il grafico, si nota come ogni volta che è stato testato dal nostro indice, sia stata necessaria una accumulazione dei prezzi di alcune barre, quindi nei fatti alcuni mesi, non meno di certo dei 6/8 mesi. E che sarebbe anche possibile una sua sbavatura (si noti il minimo del marzo 2003 all'interno del punto 2 o quello del settembre 1996 all'interno del punto 1), ma con la necessità di una chiusura mensile al di sopra dell'angolo, a conferma della sua tenuta, come sempre storicamente fino ad oggi avvenuto. E si può notare ancora come in questi giorni il mercato stia nuovamente testando la tenuta di questa storica 1×8, evidenziando come storicamente cruciale questo momento. A conferma di come le notizie non siano necessarie nell'analisi di prezzo.

 

A livello di prezzo quindi possiamo ben dire che si sta osservando una fase topica e che una tenuta dell'angolo potrebbe decretare la crisi in corso come fase di accumulazione per un nuovo e duraturo rialzo, di durata poliennale. Un suo abbandono invece potrebbe (il condizionale è sempre obbligatorio in analisi tecnica) indicare una fase di profonda depressione nei prezzi anche di lungo periodo.

 

Veniamo ora a un fugace sguardo al tempo. Come si può notare nella figura 2, che poi è sempre lo stesso grafico di prima, il test della 1×8 ha sempre coinvolto i mesi più importanti nell'analisi di Gann: ottobre e marzo (circa, il tempo va preso un pò a spanne). Si noti per tutti il punto 2. Quindi anche adesso, approssimandoci ad ottobre, se reazione ci sarà potrebbe essere molto significativa (come anche un abbandono in chiusura dell'angolo nello stesso mese di ottobre), con non improbabile reinteressamento dello stesso nel mese del prossimo marzo (come supporto magari come accaduto nel 2003, o come resistenza su pull-back in caso di abbadono).

 

 

La conclusione sul'importanza del momento è quindi ora ovvia e non serve ripeterla. Di certo, in ottica di investimento, è possibile usare questo approccio per decisioni di lungo periodo (anche superiori ai 2 anni), sempre rispettando il fondamentale uso dello stoploss, magari da porre su una chiusura mensile al di sotto della citata 1×8.

A presto.

 

FB

Non accontentarti solo degli articoli Free!

Registrati gratuitamente e avrai accesso senza limitazioni ai servizi premium per 7 giorni!

Gli ultimi articoli di