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una rete ci potrebbe salvare parzialmente dalle cadute


 Una rete ci potrebbe salvare parzialmente  dalle cadute .

Reti Bancarie verra' incorporata in Banca Popolare Italiana. Il Consiglio di Amministrazione ha gia' fissato il rapporto di concambio: 5 azioni BPI ogni azione Reti Bancarie(RTBN).

L'operazione verra' effettuata contemporaneamente alla fusione per incorporazione di Bipielle Investimenti-quest'ultima nel rapporto di 5 BPL ogni 6 Banca Popolare Italiana- e vedra' la luce solo DOPO  che Banca Popolare Italiana avra' lanciato e concluso il suo aumento di capitale. Quest'ultima operazione prevede l ' offerta in sottoscrizione di  21 nuove azioni ogni 100 precedentemente possedute a 6,80 euro.

L'opera di pulizia effettuata da Divo Gronchi  permette di valutare i dati presenti nel bilancio  recentemente approvato con tranquillita'.

 Banca Popolare Italiana denunciava,dopo la maxi perdita per svalutazioni per 611 milioni , un patrimonio a fine 2005 di 3.316 milioni di euro..

Il capitale sociale (1.456 milioni di euro)  era composto da 485.499.203 azioni dal valore nominale di 3 euro.

Il valore patrimoniale  palese di ogni singolo titolo era  percio' pari a 6,83 euro. Ecco in tal modo giustificato il prezzo di emissione delle nuove azioni a 6,80 euro.

Dopo l'aumento di capitale-e prima dell'incorporazione di Reti Bancarie e BPL Investimenti- il patrimonio di  BPI si aggirera' attorno a  quattro miliardi di euro.

L'aumento di capitale dovrebbe partire a meta' giugno e terminare in luglio. Le assemblee straordinarie di Reti Bancarie e BPL Investimenti dovrebbero invece essere tenute verso la fine di luglio oppure all'inizio di settembre.

Banca Popolare Italiana  viene indicata come possibile sposa quasi giornalmente dalla stampa finanziaria  Una rete di un migliaio di sportelli in tutta Italia potrebbe  addirittura  far gola ai colossi stranieri.Anche se dopo la raffica di acquisizioni  provenienti dall'estero sulle banche italiane sara' difficile un nuovo colpo proveniente dall'estero.

Tutti aspettano l'aumento di capitale per valutare l'eventuale convenienza dei diritti d'opzione . Durante queste operazioni il valore dell'azione spesso scende(cfr Lottomatica  o Ducati nelle scorse settimane)in quanto parecchi risparmiatori sono costretti a liquidare parte dell'investimento non potendo sottoscrivere nuovi titoli.

L'occasione per sottoscrivere Banca Popolare Italiana  non è pero'  rappresentata  soltanto dal suddetto aumento di capitale.

In circolazione vi sono anche le obbligazioni convertibili BPI scadenti nel 2010,tasso 4,75%, negoziate attorno a 104,5/105. Queste obbligazioni  ,convertibili ad un prezzo stratosferico superiore a 16,30 euro, parteciperanno all'aumento di capitale staccando un mini-diritto,attorno al punto percentuale. Diritto che integrera' il gia' succoso rendimento facciale per chi desiderasse liquidarlo o permettera' ai possessori di acquistare azioni BPI a 6,80 euro.

Un'altra possibilita' di intervenire  e' rappresentata dall'acquisto di Reti Bancarie Holding -RTBN. La controllata di BPI deve infatti offrire il diritto di recesso ai soci( (art 2.437 c.c.).I soci dissenzienti  che non hanno votato in assemblea  a favore della fusioni in BPI,potranno inviare una raccomandata entro 15 giorni dall'iscrizione della delibera nel Registro delle Imprese, Verranno rimborsati sulla base della media aritmetica dei prezzi di chiusura dei sei mesi precedenti la data di pubblicazione dell'avviso di convocazione.

Come calcolare questo valore visto che l'avviso di convocazione sara' probabilmente pubblicato tra due mesi ?

Dobbiamo usare una notevole  approssimazione,tenendo conto che attualmente il prezzo di recesso semestrale   sconta due mesi (gennaio e febbraio) nei quali  tali quotazioni erano molto basse.Tali mesi verranno sostituiti da maggio e giugno ( e forse anche luglio),periodi  probabilmente decisamente piu' vantaggiosi per l'investitore.

Se partiamo dal presupposto che la quotazione di Reti Bancarie-che ormai riflette pedissequamente quella di  BPI- non scenda  sotto gli attuali livelli potremmo ottenere un prezzo di recesso non molto lontano dalle attuali quotazioni.Solo  inferiore di qualche punto percentuale

Questo dato ci interessa  in quanto rappresenta un PARACADUTE.Nel caso infatti  che disgraziatamente la borsa crolli  pesantemente nei prossimi mesi il possessore delle azioni RTBN puo' sfruttare questa alternativa per limitare al massimo l'eventuale perdita a livelli ragionevoli di pochi punti percentuali. Se le azioni BPI ,attualmente attorno a 7,8 euro,dovessero invece crescere il titolo RTBN  mostrerebbe un analogo comportamento.

Chi desideri posizionarsi su Banca Popolare Italiana potrebbe  percio' valutare l'opportunita' di posizionarsi per il momento su RTBN,ormai legata indissolubilmente alla controllante.Dopo l'approvazione della delibera di fusione potra' optare  tra il mantenere le sue azioni oppure sfruttare il  diritto di recesso-gia' prevista dai vertici di RTBN- chiudendo  in caso di crack borsistici  l'operazione con una sopportabile perdita.

Ricordiamo inoltre che Reti Bancarie capitalizza quasi 1.900 milioni di euro sulla base di una valutazione di 38 ,5 euro  per azione. Gli  scambi  medi giornalieri ,sulla base della media mensile,sono di circa 120.000 titoli per seduta.Ieri pero' gli scambi erano limitati a 38.000 titoli.L'azione percio' non è liquidissima.

 Deutsche Bank ha puntato su RTBN .Il colosso tedesco ha infatti comunicato  il 25 maggio di possedere il 3,332% del capitale di RTBN.

Nel frattempo,proprio oggi,Euromobiliare ha lanciato un buy su Banca Popolare Italiana.target : 9,70 euro.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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