Qualcosa non quadra. Le azioni delle banche sono trattate in borsa a livelli risibili.Scontano redditi in profonda flessione, recessioni internazionali, accentuata stagflation etc etc.
Eppure le banche,tra di loro, comperano le azioni della concorrenza pagandole carissime. Mentre tra le quotate troviamo titoli che quotano 0,5-0,7 volte il patrimonio, i pacchetti delle non quotate passano di mano a 3,3 volte(Pacchetto di controllo della Pop Mantova se sono giuste le nostre illazioni del precedente articolo) e oltre 2 volte(pacchetto di minoranza del 49% di Banca Monte Parma).
Quanto sopra lo conoscevamo gia'.
Ma stamane Il Messaggero pubblica la notizia di una probabile acquisizione del Credito Valtellinese.Acquisterebbe il 30% venduto da Banca Intesa di CariFano. La Cassa ha 42 sportelli.
Secondo Banca Leonardo il prezzo pagato corrisponderebbe a 2 volte il patrimonio e 20 volte gli utili 2007.
Tralasciamo il commento che gia' conoscono gli amici lettori.Non apprezziamo infatti acquisizioni di minoranza pagate riccamente.Non ne comprendiamo la necessita'.Meglio svilupparsi dall'interno,a nostro sommesso giudizio,come fa la consorella Pop Sondrio.Ed i risultati di oltre 20 anni tra le due diverse forme di sviluppo lo testimoniano.
Quindi ci sono indubbiamente due mercati. Quello delle aziende bancarie quotate che annaspano su livelli assurdi,risibili al punto che l'azionista di minoranza guadagnerebbe molto se l'istituti fosse assurdamente messo in liquidazione volontaria…VISTO CHE SOLO CONTABILMENTE AVREBBE IL 50% IN PIU' DELLA QUOTAZIONE DI BORSA !- e quello delle nostre beneamate banche non quotate che continuano ad essere ricercate e passano di mano a 2 volte il patrimonio per pacchetti di minoranza che NON fanno comandare oppure a oltre 3,3 volte per avere oltre il 50%.
La situazione è assurda e merita di essere monitorata.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)