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Un lettore scrive sui segnali dell'azionario


Caro direttore,

dopo aver letto larticolo mi è venuto in mente un consiglio, e mi meraviglio che non l'abbia già messo in pratica da solo.

il fatto di non poter seguire le raccomandazioni va bene, è così .

però le dico il mio caso, io ho smesso di operare con le azioni (seguo solo le vostre segnalazioni sui futures) perchè sono abbonato a malverti e a birger, e le azioni mi portano via troppo tempo.

però per tenermi i track aggiornati ho continuato a comprarle con lotti piccolissimi, 1000 euro,(così se mi scapa qualcosa il dano è minimo ) perchè aggiornare un track record solo con la teoria, è impossibile, ci si dimentica le cose e non si vedono le cose reali.

ora ho smesso pure questo perchè mi porta via tempo anche così e ne ho poco.

con ciò no voglio denigrare il vostro lavoro sull' azionario, non seguo nemmeno quelle di mlaverti, perchè ci volgiono troppi soldi e troppo tempo per gli ordini.

però voi, che non potete seguire direttamente, dovreste avere una persona di fiducia (abbonato o collaboratore esterno ) che segue il portafoglio per se stesso, in modo da avvertivi subito quando o non si riusciva a entrare in posizione, o altri motivi, perchè come sappiamo tenere posizioni teoriche è diverso dalla pratica.

e poi si evita le figure che le scappano i titoli sopratutto.

Cordialmente

Un abbonato

====================== RISPONDE IL DIRETTORE ==================

Caro lettore,

come darLe torto ?

Sarebbe bene che fosse così e a questa soluzione ci abbiamo pensato. Ma c'è un ma. Che tutti i nostri lettori ed abbonati sono nella sua stessa situazione, chi ha tempo da perdere ? Eppoi consideri una cosa, e badi bene a quello che scrivo, che fa male più a me che ai lettori, nel puro stile lombard. Ma al piccolo trader che ha un conto, mettiamo, di 50.000 euro, conviene fare azioni tutti gli anni che il cielo manda in terra ? Oppure gli conviene fare, con diversi dosaggi a seconda della situazione, i derivati ? la risposta che io dò a questa domanda non è più quella che io avrei dato nel 2000 quando era fib o non fib, ed il fib, lei ricorderà, costava caro in quel periodo. Risposta ovvia: conviene fare derivati. E in questa direzione andremo tutti sempre di più. Solo i professionisti rimarranno sulle azioni fino a quando, forse, anche loro decideranno che è meglio fare i futures. Le faccio una domanda: ma lei lo sa che faccia fanno i tedeschi a veder operare un top trader italiano sulle azioni ? La faccia che si fa davanti ad uno spettacolo della natura. In Germania le azioni le fanno solo gli "investitori", non i trader. Vuoi per la liquidità, vuoi per gli spread, vuoi per le commissioni, vuoi perché se fai un certo tipo di trading non ha senso fare azioni. Ora arriviamo al punto: al professionista sa che gliene frega del track record di Tomasini ? A volte parlo con Mariani che mi dice sornione come sempre: se il mio direttore dice di comprare allora io compro, e magari io in quel trade ho perso ma mariani è riuscito a trovare l'utile anche in una raccomandazione andata male. Morale: io penso che il LombardReport.com, per quanto rigaurda le azioni, e non solo per rispetto della legge, sarà sempre più un prodotto da "investitore" oppure da "indicazione generica per il professionista" mentre la maggior parte dei nostri lettori, con capitali da 50.000 – 100.000 euro, si sposterà sempre più sui derivati. E da qui il successo di Birger con i suoi ormai 25 abbonati, di Malverti, e di tutti coloro che piano piano si concentreranno sui derivati. Nei paesi evoluti il trading si fa sui derivati non sulle azioni. In Italia abbiamo questa anomalia, ma piano piano il gap si sta ricoprendo rispetto all' Europa. Infine c'è un discorso di energie: avere un collaboratore esterno che segue le raccomandazioni è un costo perché significa relazioni, confronto, telefonate, anche senza contare che magari non si accontenta certo di farlo gratis. Insomma, un problema in più per soddisfare un mercato che piano piano si sta sgretolando. Esempio: piazzo un buy su Esprinet, penso un trade che anche un cieco avrebbe sposato. Mentre i prezzi passano la soglia indicata guardo il book, sì, si è visto qualche lettore lombard, ma quanti ? 10 ? 20 ? E gli altri 180 ? Gli altri 180 sono spalmati sui derivati, su Bellosta, su Malverti, su Birger, su Mariani, su Ciotti, su Del Corona, insomma, fanno altro. Alla domanda: ne vale la pena ? Penso che sia io che i lettori risponderebbero di no. Mi è venuto a trovare un lettore che faceva azioni e derivati (questi da poco) e mi ha chiesto se secondo me era possibile campare con 80.000 euro di capitale. Io gli ho risposto: se va derivati si, se fa trading azionario intraday con almeno 20 eseguiti al giorno e leva al 500% si ma non so per quanti anni e sicuramente non fino alla pensione, se fa derivati intraday ed overnight si e sicuramente fino alla pensione. E così lui ha fatto e mi dice di essere soddisfatto. La verità è che fare trading overnight sulle azioni con 100.000 euro se guadagni dal 15 al 20% annuo ti è andata bene e hai raddoppiato le performance storiche del mercato. Se fai derivati puoi permetterti anche un guadagno del 100% sul capitale iniziale e allora sì che ci campi.

Mi dispiace dare una risposta come questa, ripeto, fa più male a me che ai lettori, ma è la pura verità ed è nel più schietto stile lombard.

Cordialmente

Etom

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