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TURANDOCI IL NASO


A volte mi sembra di diventare come Frigieri. E mi viene voglia di scappare in Europa. Come trader, ovviamente. Prendiamo il caso più recente di questo lento afflosciarsi del mercato nazionale. Praticamente venerdì abbiamo assistito al breakout dei massimi relativi del mercato con un derivato che è corso al rialzo con una gran bella barra rialzista (e noi dentro con 4 SPIMIB40 emini ) ma il Mibtel stava indietro come Pasqua ed anzi il market breadth è andato in negativo. Se scorrete i grafici del listino italiano, pardon, dello stagno della Borsa italiana noterete che praticamente venerdì solo i bancari hanno disegnato delle barre potentemente rialziste. E se i lettori sanno quanto in uggia io ho le banche italiane sapranno anche quanto mi costa dire "comprare i bancari". E' chiaro che il gran finale della vicenda Fazio-Fiorani significa che ci sarà la calata in massa dei barbari istituti di credito sul patrio suolo italiano e quindi tutti diventano preda e cacciatori insieme. Si riapre il gran risiko delle banche, dopo la mafia il settore più promettente dell'Italia. Segnalo Unicredit, Banca Intesa, Credem, Popolare Milano, tutte cosine da prendere non appena si profila un uncino o una congestioncina all'orizzonte. E per il resto ? Buio assoluto. Il catino di Borsa italiana si va sempre più svuotando e se continua così a fare un report sull'azionario italia si corre veramente il rischio di finire nel gabbio. Non si capisce più cosa è liquido o cosa no.

La nostra strategia a questo punto è quella di puntare su trade di medio periodo, un po' come abbiamo fatto con grande fortuna su Autostrade (ringrazio l'amico Ciotti per i complimenti, ma era solo sfacciatissima fortuna !) e come abbiamo cercato di fare con Capitalia e STM che si sono salvate in zona Cesarini. Sicuramente i bancari di cui sopra sono le prossime prede non appena si presenterà l'occasione.

Allego di seguito la chart con il breadth di mercato: il derivato vola, il Mibtel cincischia, il breadth è pessimo.

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