Qualche giorno fa a Milano ho incontrato un abbonato che mi ha chiesto che fine avesse fatto il nuovo trading system azionario che avevo annunciato un po' di tempo fa. Io ho risposto che la strategia era stata ?congelata? per i seguenti motivi: prima di tutto credo che chi si abbona alla mia rubrica lo faccia principalmente per seguire i futures, e questo maggior interesse per i derivati lo percepisco dalle email che ricevo. Lo zoccolo duro degli abbonati è infatti composto da persone semi-professionisti della borsa, per i quali il trading costituisce una fonte importante di reddito ed al quale dedicano parecchie ore settimanali. In alcuni casi la rubrica serve loro per diversificare l'attività di trading e, in alcuni casi, ha anche un'importante valenza didattica. Per questi lettori una strategia analoga a quella dei derivati, con operazioni di durata media di 3-4 giorni e operazioni sia long che short, applicata alle azioni, una volta dedotti i costi fissi, genera oneri addizionali per la gestione dei segnali e certamente redditi non paragonabili a quelli sui derivati.
Le performance migliori sull'azionario (ma soprattutto una miglior diversificazione ed un'equity più regolare) si ottengono su titoli a piccola e media capitalizzazione ma non è possibile tradare un portafoglio di small and mid cap in una rubrica di trading sistematico salvo incorrere in problemi di slippage sia nelle entrate che nelle uscite.
Lascio pertanto chi vuol fare trading di breve termine sulle sole azioni nelle ottime mani di Mariani, Ciotti, del direttore Tomasini (per l'Italia), di Cavalieri d'Oro (per l'Eurostoxx600) ed ai loro innumerevoli segnali ma non smetterò di occuparmi delle azioni nella mia rubrica, i segnali diventeranno solo long, verranno seguiti due portafogli di (al massimo) 10 titoli, uno sull'Eurostoxx50 ed uno sull'SPMIB, la durata media delle operazioni salirà a 20 giorni, i titoli non saranno sempre gli stessi ma varieranno in funzione delle occasioni, creeremo insomma un portafoglio d'investimento che va incontro alle esigenze di risparmiatori, promotori finanziari e professionisti che non hanno la possibilità di seguire decine e decine di segnali ma vogliono, al tempo stesso, gestire una parte dei propri risparmi cercando, se possibile, di ottenere performance superiori a quelle di fondi comuni d'investimento sugli stessi strumenti.